13 SETTEMBRE - PER LA LOTTA E L'UNITA' DEI POVERI E DEGLI
SFRUTTATI DI FRONTE ALLO SFACELO CREATO DAI CAPITALISTI, DAI
LORO GOVERNI DELLA GUERRA E DELLE SPESE MILITARI
Dopo lo sciopero del 6 settembre della Cgil e quello di una parte dei
Sindacati di base si è verificato che la centrale nazionale della Cgil "usa"
gli scioperi generali per mediare sugli stessi contenuti contro i quali
anche
l'ultimo sciopero si è espresso.
Oggi 13 settembre 2011 in varie città italiane la nostra
organizzazione sindacale ripropone con forza la necessità non di una mera
risposta, tuttosommato funzionale alle colossali stronzate del governo, ma
di
una crescita e maturazione della lotta e della classe operaia, che, nelle
mani dei sindacati di regime, sta andando alla fame ed alla miseria.
Intendiamo la lotta e l'unità dei poveri e degli sfruttati come
partecipazione diretta alla politica e discesa in campo da parte dei
lavoratori e dei disoccupati, sia che si tratti di italiani, sia che si
tratti di immigrati.
Vi è quindi la necessità di una lotta sociale più matura e forte, che
viva di istanze e tempi propri, e non di "conseguenza" a quelle che sono
manovre tutte studiate a tavolino e "politiche", tese a guadagnare il
massimo
del profitto padronale sfruttando in maniera bieca la situazione di
debolezza
causata dall'adesione di una parte dei lavoratori ai sindacati di regime, e
dalla mancanza di sindacalizzazione alcuna dell'altra parte, con le poche
eccezioni dei sindacati di base e di classe.
Lo Slai Cobas per il Sindacato di Classe in Veneto si è già
mobilitato da anni a denunciare, informare e costruire vertenze, cause
giudiziarie e lotte ed autorganizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici,
ottenendo significative vittorie e riconoscimenti, vogliamo unirci A CHI NON
FA DELLA CONCILIAZIONE CON IL PADRONATO IL FINE DELLA PROPRIA ATTIVITA'
SINDACALE.
Finché la maggioranza dei lavoratori italiani sarà nei sindacati di
regime, non c'è mobilitazione che possa effettivamente mettere in crisi il
regime e in particolare, oggigiorno, il governo di una parte del regime,
quella di Berlusconi dei mafiosi e degli industriali.
Anche oggi, siamo impegnati in una fila di richieste ispettive al
Ministero del Lavoro inerenti una ditta operante in Fincantieri, riguardante
ammanchi ed irregolarità non giustificate, che i padroni vorrebbero
trasformare nella "norma", cose "di poco conto", che, applicate a cento e
più
lavoratori alla volta, portano ad un maggior plusvalore, più simile alla
"accumulazione originaria di capitale" che non al "profitto".
Vogliamo avviare un percorso di lotta e di autorganizzazione che
estenda e rafforzi la espressione diretta delle masse alla politica, uscendo
dai "limiti" imposti da una parte dalla limitazione degli spazi giuridici
voluta dal "governo" ai danni dei lavoratori con varie leggi e leggine
scritte per proteggere chi delle leggi se ne frega, e dall'altra parte
limitata dalla stessa politica delle "ra"presentanze", DATO CHE questi
limiti, pur Costituzionalmente posti, sono stati abusati e traditi dalla
classe politica dirigente tutta, senza alcuna eccezione.
Quindi il nostro appello all'unità riguarda sia i singoli cittadini e
lavoratori, lavoratrici, donne, giovani, sia le realtà di lotta che sappiano
guardare oltre il proprio specifico, proprio perché limitandosi al proprio
specifico, non si è poi sostanzialmente molto diversi, in una realtà come
questa di guerra, di repressione e brutalità del potere, di corporativismo e
di modello sociale individualistico e selvaggio, a quel sistema che si vuole
superare (fatto di falsi "nuovismi", sostanzialmente di organizzazioni
economiche di piccoli e medi imprenditori camuffate da partiti politici).
Riportiamo la civiltà e la dignità al comando nel nostro Paese, per un
nuovo 25 aprile !
LAVORATORI E LAVORATRICI DEL SINDACATO LAVORATORI AUTORGANIZZATI
INTERCATEGORIALE - COMITATI DI BASE PER IL SINDACATO DI CLASSE
(SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE) VENEZIA E VENETO
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