Libertà per i prigionieri, viva l’Antifascismo, no al TAV.
Lo scorso venerdi, 27 di maggio, la polizia italiana a compiuto una retata contro 20 compagni, mandando in carcere sette di loro. Alla fine, un compagno è in carcere, altri due sono in arresto domiciliario e altri due non sono stati trovati a casa.
L’accusa è stata questa: partecipare e provocare casini nella manifestazione contro l’inaugurazione della nuova sede neofascista del movimento Casa Pound nella città di Cuneo. Non è la prima volta che utilizzando argomenti cosi per reprimere i militanti antifascisti, e gli attivisti contro le grandi opere. Anche all’inizio di quest’anno avviamo avuto la notifica di un’altra retata del genere. Adesso sono andati un’altra volta contro alcuni di quelli.
Pare che il fatto di aver partecipato alla manifestazione contro Casa Pound possa essere solo una scusa. Infatti, non è casuale che gli arrestati siano quelli che lavorano e lottano nella Val di Susa contro il distruttivo progetto del Treno di Alta Velocità.
Il 31 maggio scade per lo stato Italiano la data d’inizio per i lavori del TAV, o al contrario, perderebbe l’aiuto economico della Comunità Europea. Perciò, magari questi movimenti sono dovuti al dover “pulire” l’opposizione.
Askapena denuncia le retate arbitrarie e preventive dello stato Italiano contro qualsiasi movimento ribelle.
Denunciamo il carattere repressivo dello stato, perche invece di ascoltare la parola dei cittadini e le idee del suo settore più consapevole, la polizia difende ciecamente l’interesse del capitale, utilizzando giudici e leggi contro i militanti e lottatori.
Definitivamente, chiediamo di lasciar liberi i prigionieri, lasciare in pace i repressi, negare la protezione politica al fascismo e fermare i progetti distruttivi.
Viva la lotta dei popoli, viva l’antifascismo.
Askapena
Euskal Herria
30 maggio 2011.
__________ Informazione NOD32 6176 (20110603) __________
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