venerdì 13 agosto 2010

pc quotidiano 13-21 agosto - Colpire gli invasori imperialisti è legittimo! Nessun processo, Omar Khadr dev'essere liberato subito!



Il "processo" della corte militare Usa nei confronti del cittadino canadese Omar Khadr è un'altro
esempio di come la politica del presidente Usa Obama sia la continuità di quella di Bush nell'epoca della crisi dell'imperialismo Usa.
Era stato eletto anche per chiudere il lager di Guantanamo e, con esso, la "guerra al terrorismo"
contro gli oppressi del mondo. Barak Obama ha avuto anche il premio Nobel per la pace ma sappiamo che non della sostanza si trattava ma del suo modo di comunicare, con quella retorica populista fatta di annunci mai realizzati che a casa nostra piace tanto a Vendola e all'ex sinistra di Palazzo.
Guantanamo illegittima è ancora lì e oggi una commissione militare, istituita ai tempi di Bush, si
arroga il diritto di processare uno dei "prigionieri" che in quel lager ha passato 7 anni di torture, di "trattamento crudele, inumano e degradante", per usare le parole del suo avvocato militare d'ufficio.
I militari Usa lo avevano catturato in Afghanistan quando aveva solo 15 anni perchè lanciò una granata che uccise un ufficiale statunitense delle truppe d'occupazione e provocò il ferimento di altri due soldati, ma in quell'azione perse un occhio e fu colpito alla schiena da due proiettili.
Gli strapparono la confessione con la tortura: lo hanno appeso a testa in giù, gli hanno urinato addosso, lo hanno minacciato di stupro collettivo e di morte. E adesso rischia l'ergastolo da parte di una commissione militare creata in violazione delle stesse leggi imperialiste, un orribile mostro giuridico inventato dal boia Cheney.
Resistere all'invasione di truppe militari che occupano un'altro Stato è un dovere morale e politico di ogni popolo. Colpire, armi in pugno, i militari al servizio di una guerra mai dichiarata al servizio degli stati imperialisti è un dovere di chiunque ed è legittimo. Omar Khadr è uno dei figli di uno dei tanti popoli che non svende la sua libertà, dignità e la propria terra agli invasori imperialisti o alla borghesia del suo paese comprata dalle potenze imperialiste. E per questo combatte.
Sono piene le carceri israeliane di combattenti palestinesi come lui, come moltissimi "diavoletti rossi" sono in prima linea nella guerra popolare dei maoisti nepalesi e prima di loro i guerriglieri vietnamiti e, ancora prima, i giovanissimi partigiani italiani.
E' la "guerra al terrorismo" di Usa e degli altri stati imperialisti e tutti i suoi strumenti che sono
illegittimi, senza fondamento alcuno, nè etico, nè giuridico.
Omar ha rifiutato il patteggiamento della pena, ha voluto che questo processo si celebri perché "io ho l'obbligo di mostrare al mondo ciò che succede quaggiù. Sembra che quanto fatto finora non sia bastato, ma forse funzionerà se il mondo vedrà gli Usa condannare un bambino al carcere a vita. E se nessuno dovesse accorgersi di nulla, in quale mondo verrei rimesso in libertà? In un mondo fatto di odio e di discriminazione".
Gli imperialisti celebrano come "eroi" solo il proprio branco di mercenari torturatori e stupratori mentre temono la forza dei popoli che può assumere il volto di un adolescente.

prolcomra
13/08/2010

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