Nuovi morti, feriti e disastro ambientale contro i lavoratori e le masse popolari...
per il profitto del capitale, governi e istituzioni complici
I sindacati proclamano 4 ore di sciopero per mercoledì
«Basta morti sul lavoro: Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze proclamano uno sciopero generale provinciale di 4 ore, a fine turno, per mercoledì 11 dicembre con manifestazione dalle 14.30 alle 16.30 in una area a Calenzano da definire». È quanto riferiscono i sindacati, in una nota, in relazione all’esplosione avvenuta nello stabilimento Eni di Calenzano. «Cgil, Cisl, e Uil di Firenze esprimono dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia per quello che è successo - aggiungono le organizzazioni sindacali - siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti. Quello che è successo è inaccettabile, attendiamo il lavoro degli inquirenti per fare luce sulle modalità di quanto accaduto. Senza sicurezza non c’è lavoro, non c’è dignità, non c’è vita».
Una prima ricostruzione dell’incidente
C’è una prima dinamica per l’esplosione al deposito Eni di Calenzano. Gli investigatori hanno ricostruito che tutto è partito nella zona dove si trovano 9 silos pieni di carburante per il rifornimento dei mezzi. Questa mattina c’erano sette auto cisterne in fila per fare rifornimento. «Tutto sembrava essere tranquillo – ha riferito un testimone ai carabinieri - quando c’è stata una fuoriuscita da liquido da un mezzo». Sull’innesco dell’esplosione non c’è ancora chiarezza.
Eni: “Siamo vicini alle famiglie delle persone coinvolte e piena collaborazione con autorità”
«Eni desidera Esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell’incidente» di questa mattina presso il sito di Calenzano (Firenze) e «rimanda a quanto comunicato dalla prefettura circa l’impatto dell’incidente sulle persone». Lo comunica il gruppo in una nota, nella quale in merito a quanto accaduto indica che «sta pienamente collaborando con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle dinamiche e delle cause dell’esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di caricò e «conferma che l’incendio è stato completamente domato questa mattina in modo tempestivo dai vigili del fuoco».
Evacuate 15 aziende
«Ci sono 15 aziende nei dintorni che sono state evacuate a scopo cautelativo e che hanno subito danni. Sono in corso valutazioni per capire se si può tornare a lavorare in quei luoghi. Le scuole del territorio sono invece tutte aperte e Arpat è rassicurante sulla qualità dell’aria. La colonna di fumo densa che si è sviluppata era anche molto calda e si è alzata molto. Il vento era piuttosto importante oggi, e quindi si è tutto disperso e non ci sono problemi per la qualità dell’aria». Lo ha detto l’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni parlando con i giornalisti nell’area vicino all’esplosione avvenuta oggi a Calenzano (Firenze). Evacuati da parte del Comune anche una piscina e il palazzetto dello sport che sono non molto distanti dal luogo dell’incidente.
Esplosione avvenuta dopo perdita liquido
Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione del deposito Eni a Calenzano sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. È quanto si apprende dagli inquirenti. L’area in cui è avvenuta la deflagrazione è stata posta sotto sequestro.
La Procura: “Aperta un’inchiesta”
La procura di Prato ha aperto un inchiesta “per appurare eventuali responsabilità penali” e ha delegato le indagini al comando provinciale di Firenze dei carabinieri. Nominati anche, spiega sempre la procura, “alcuni medici legali e tre consulenti tecnici per accertare le cause dell’esplosione”. Aggiunge il procuratore Tescaroli: “Abbiamo richiesto intervento dell’Arpat e della Asl Toscana centro per evidenziare i profili di possibili responsabilità sul luogo teatro dell’esplosione”
Asl: “9 feriti, 3 in codice rosso”
Tra i nove feriti per
l'esplosione al deposito Eni di Calenzano tre sono in codice rosso gli
altri sei sono codici verdi. È quanto si spiega dall'Azienda sanitaria
Asl Toscana centro. I traumi, si precisa, sono da bruciature e per
l'onda urto causata dall'esplosione. Dei tre codici rossi uno è stato
portato all'ospedale Cisanello di Pisa, al centro grandi ustionati, gli
altri due a Careggi. In particolare uno dei feriti portati a Careggi in
codice giallo è stato poi riqualificato come codice rosso.
Procuratore di Prato sul posto
Il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli si è recato sul luogo del disastro. La procura di Prato è competenze per Calenzano anche se il comune ricade nella provincia di Firenze.
Quartini (M5s): “Cittadini in casa, ma finestre distrutte”
"Entro 5 km dall'area dell'esplosione è richiesto ai cittadini di non uscire di casa e di rimanere chiusi in casa, il problema è che l'esplosione ha anche abbattuto le finestre. È quindi un'esplosione gigantesca". Lo ha detto nell'Aula della Camera il deputato del M5s Andrea Quartini.
Ferito: “Sembrava che un tuono ci avesse attraversato”
"Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono". Sono le parole di uno dei feriti. L'uomo, 50 anni, si trovava nel suo ufficio a circa 100 metri dal luogo dell'esplosione. Si tratta di uno dei cinque feriti che sono stati trasportati direttamente da lì al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano di Prato. Nessuno di loro ha subito ferite gravi, ma solo tagli e traumi apparentemente riassorbibili in pochi giorni. "Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. L'esplosione - racconta il testimone ferito - è stata così forte da farci saltare per diversi metri all'interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito. E' stata l'esperienza più traumatica di tutta la mia vita. Sono ancora stordito".
Ateneo: “Sospese lezioni sedi vicine”
A seguito dell'esplosione al deposito Eni a Calenzano "le sedi universitarie di Calenzano e Sesto Fiorentino, che si trovano nel quadrante coinvolto, non hanno subito danni. In via precauzionale sono stati chiusi i ricambi d'aria degli impianti di aerazione delle sedi di Calenzano, Sesto fiorentino e anche del campus di Novoli. Quanti sono presenti negli edifici universitari di Calenzano e Sesto Fiorentino sono stati invitati a rimanere all'interno dei locali. Le attività didattiche nei plessi di Calenzano e Sesto Fiorentino sono sospese fino a nuova comunicazione". Così comunica l'Università di Firenze.
A1, riaperta uscita in entrambe le direzioni
Alle ore 13 circa, sulla A1 Milano-Napoli è stata riaperta la stazione di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna. Attualmente non si registrano particolari turbative alla circolazione. Lo rende noto Autostrade per l'Italia.
Impegnati anche vigili fuoco di Pistoia
"Anche le squadre dei vigili del Fuoco di Pistoia sono impegnate a Calenzano (Firenze) per l'esplosione della cisterna nello stabilimento Eni e il nostro pronto soccorso è allertato. In questi momenti terribili siamo vicini alla popolazione colpita. Restiamo in attesa costante di aggiornamenti". Così il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, a seguito dell'esplosione
9 squadre vigili al lavoro, rinforzi da Prato e Livorno
Sono al momento nove le squadre dei vigili del fuoco impegnate nelle operazioni di spegnimento del rogo che si è sviluppato dopo l'esplosione avvenuta nella zona delle pensiline di carico dell'area Eni a Calenzano (Firenze). I vigili del fuoco sono al lavoro dalle 10.30: rinforzi sono giunti dai comandi di Prato e Livorno.
La testimonianza: “Abbiamo sentito un’esplosione”
La testimonianza: "Abbiamo sentito un'esplosione, siamo usciti e ci siamo allontanati"
Sindaco Calenzano: “Preoccupato per dispersi e feriti”
"È un sito a rischio di incidente
rilevante e c'era in piano di emergenza preventivo per allertare la
popolazione e indicare le misure da assumere, certo che quando succede
poi il tema purtroppo diventa più complesso. Sappiamo al momento delle
due vittime e dei quattro dispersi che possono precludere un aumento
delle vittime, anche le condizioni di alcune feriti sono preoccupanti,
soprattutto due". Così il sindaco di Calenzano (Firenze) Giuseppe Carovani.
Anche Campi e Sesto Fiorentino invitano a tenere chiuse finestre
Anche i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino, vicini a quello di Calenzano, hanno invitato su Facebook la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e ridurre gli spostamenti, in attesa di indicazioni da parte degli organi preposti, a seguito dell'esplosine nello stabilimento Eni. Sul posto anche la Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze con un posto medico avanzato.
12:59
Direttore Uffizi: “Immane tragedia”
"Stanno arrivando notizie
drammatiche da Calenzano: una immane tragedia per la quale siamo
totalmente sconvolti. Le Gallerie degli Uffizi si stringono forte a
tutte le persone colpite da questo disastro, ai lavoratori coinvolti ai
feriti, alle famiglie delle vittime e alle forze pubbliche di sicurezza,
in particolare ai vigili del fuoco". Lo ha detto stamani a Firenze,
interrompendo una conferenza stampa dedicata ai progetti per il Giardino
di Boboli, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde.
Paura in aziende vicine: “Come una bomba”
"Abbiamo udito un'esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo. Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra". È la testimonianza di alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto all'area Eni di Calenzano. "Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco" racconta un corriere di una ditta di trasporti che ha la sede vicina al luogo dell'esplosione.
Sul posto distribuite mascherine
Nell'area interessata dall'esplosione oltre ad essere visibile una colonna di fumo è presente un forte odore acre dovuto alla combustione di idrocarburi, tanto che alle persone presenti vengono distribuite mascherine per potersi riparare le vie respiratorie. Presente sul posto anche la Protezione civile metropolitana con un posto medico avanzato. Interdetta al traffico la zona con conseguenti disagi.
Sindaco Calenzano: “Onda d’urto ha frantumato vetri di tante abitazioni”
"L'incidente ha creato un'onda d'urto importante che ha frantumato i vetri di tante abitazioni. La situazione è tornata sotto controllo, adesso stiamo valutando che cosa fare e dove intervenire con la Prefettura. L'indicazione è quella di non uscire di casa e tenere chiuse le finestre e eventuali ricadute. Ulteriori indicazioni sono in discussioni con protezioni civile o prefettura, anche per riaprire le aziende”, ha detto il sindaci di Calenzano, Giuseppe Carovani
Sale a 2 morti il bilancio delle vittime
È salito a 2 morti, 8 feriti e 4 dispersi il bilancio dell'esplosione avvenuta nel sito dell'Eni a Calenzano. "Ancora in corso i soccorsi", si spiega dalla prefettura che ha riunito il Ccs, il Centro coordinamento soccorsi che viene attivato da pianificazione nel caso di eventi che riguardino industrie a rischio di incidenti rilevanti quale il sito Eni di Calenzano.
Protezione civile: “Tenere chiuse finestre raggio 5 km”
Il Dipartimento della protezione civile ha attivato It alert per un raggio di 5 km dalla zona di esplosione avvenuta a Calenzano, "con cui si chiede di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona". È quanto si apprende dalla prefettura di Firenze.
Fumo incendio Calenzano visibile anche da comuni vicini
La colonna di fumo dell'esplosione in un deposito a Calenzano è "visibile anche dai comuni vicini. Sul posto il sistema regionale di emergenza sanitaria, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Monitoriamo la situazione insieme alla citta metropolitana". Lo scrive su X la sindaca di Firenze Sara Funaro.
Comune Calenzano: “Non avvicinatevi all’area”
Il Comune di Calenzano sul proprio sito internet ha pubblicato un annuncio nel quale è riportato: “Esplosione nell'area Eni nei pressi del campo sportivo. Invitiamo la popolazione a non avvicinarsi”.
Vigili del fuoco in supporto da Perugia
I vigili del fuoco del comando provinciale di Perugia sono partiti per portare supporto ai colleghi impegnati per l'esplosione avvenuta nell'area del sito Eni a Calenzano. In particolare stanno raggiungendo la Toscana un'autobotte, un altro mezzo di soccorso e diversi uomini.
Bloccati treni regionali Firenze-Prato
In conseguenza dell'esplosione
avvenuta nello stabilimento Eni a Calenzano è stata interrotta la
circolazione dei treni regionali tra Firenze e Prato: la linea corre non
lontano dall'area interessata. Regolare l'Av. È quanto spiega Fs.
Chiusa l'uscita dell'A1, sospesa circolazione dei treni
L'uscita di Calenzano dell'A1 è chiusa in entrambe le direzioni a causa dell'incendio che si è sviluppato nella raffineria. Autostrade sul proprio sito invita ad utilizzare i caselli di Scandicci o di Barberino del Mugello per uscire dall'A1. Anche la circolazione ferroviaria è sospesa sulle linee convenzionale Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia per l'intervento dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell'Ordine a seguito dell'esplosione avvenuta al di fuori della sede ferroviaria in località Calenzano. Lo rende noto il sito Infomobilità di Rfi: i treni subiranno limitazioni e cancellazioni.
Esplosione avvenuta in area carico raffineria
L'esplosione nel sito Eni di Calenzano è avvenuta in un'area definita punto di carico dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante. Più di un mezzo sembra essere coinvolto dalle fiamme come anche la pensilina della struttura.
Esplosione e incendio al sito Eni di Calenzano, Giani: "Allertati gli ospedali"
Diverse persone ustionate
Diverse persone sono rimaste ustionate nell’esplosione e sono state trasportate anche in ospedali fuori regione
Ospedale Careggi attiva piano massiccio afflusso feriti
In conseguenza dell'esplosione nell'area della raffineria Eni a Calenzano il policlinico di Careggi ha attivato il piano di massiccio afflusso, in previsione dell’arrivo di feriti. Il piano comporta il blocco dell'attività ordinaria dell'ospedale e spazi riservati al pronto soccorso .È quanto si apprende dall'Aou di Careggi
Forte esplosione in un deposito Eni
Un'esplosione è avvenuta in un deposito Eni a Calenzano (Firenze). La colonna di fumo è visibile anche dai comuni vicini, sul posto il sistema di regionale di emergenza sanitaria, vigili del fuoco e forze dell'ordine. Lo rende noto il presidente della Regione Toscana sui social. L'esplosione è stata avvertita anche in centri distanti dal luogo dove è avvenuta
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