I giovani ambientalisti di Extinction rebellion, a Torino hanno tenuto mercoledì 17 gennaio, una conferenza stampa, in cui sono intervenuti avvocati, docente di diritto costituzionale. I giovani di Extinction rebellion sono fatti segno di misure repressive, anzi quasi di leggi ad hoc per mandarli in carcere per le loro iniziative simboliche che vogliono mettere in luce i disastri ambientali che questo sistema, questi governi stanno procurando.
Questo è un anello della catena repressiva portata avanti dal governo, si collega all'attacco al diritto di sciopero che abbiamo visto all'opera nelle settimane di dicembre e nei confronti dei lavoratori che volevano lottare per i salari, per il lavoro e il miglioramento dei servizi, dei trasporti, delle ferrovie.
Per non dire ciò che avviene nelle carceri: anche nei giorni scorsi altri 2 detenuti sono morti, “suicidati” nel carcere di Poggioreale.
Quindi lo Stato, lo Stato dei padroni, lo Stato del Capitale, lo Stato è in marcia verso un moderno fascista e dittatura aperta, i cui effetti si vedono già.
Tocca agli operai, agli studenti e a tutti i democratici ribellarsi a tutto questo.
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