Il governo imperialista tedesco ha deciso di reprimere ogni
manifestazione di piazza in solidarietà con la Palestina ed esprime così la sua
solidarietà ai nazisti israeliani facendosi complice attivo del genocidio in
corso.
Ricordiamo che l’imperialismo tedesco ha un intenso scambio commerciale,
compreso quello militare, per diversi miliardi (3,5 miliardi solo per l’acquisto
di un sistema d’arma israeliano) e risponde quindi ai forti interessi propri e dello
Stato nazisionista israeliano; l’espresso divieto delle manifestazioni in
solidarietà con la Palestina è diventato una buona scusa per attaccare le manifestazioni
non gradite all’imperialismo.
E perfino per Amnesty International “Il divieto di tutte le manifestazioni a sostegno dei palestinesi
costituisce un attacco grave e sproporzionato al diritto di manifestare”.L’ennesimo attacco è avvenuto durante la manifestazione
(chiamata LLL – Lenin-Liebknecht-Luxemburg) per il 105° anniversario dell’assassinio
dei comunisti rivoluzionari Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht perpetrato dal
governo socialdemocratico guidato da Ebert nel 1919, manifestazione che ogni
anno diverse organizzazioni della sinistra tedesca mettono in campo.
Nel corteo si vedono bandiere palestinesi e lanciati slogan come
Free, free Palestine. Alla fine dell’attacco ci sono decine di manifestanti
arrestati e diversi feriti.
Quel che si vede in questo video che si trova in diversi
siti (X, Tagesspiegel…) e cosa pensano i rappresentanti della borghesia
imperialista tedesca della libertà di espressione è condensata in questa
dichiarazione del sindaco della CDU (Unione Cristiano-Democratica).
“Quando i radicali di sinistra solidarizzano con i
terroristi e chiedono la distruzione di Israele, allora si tratta di un crimine
e non di un’opinione. Soprattutto quando attaccano la nostra @polizeiberlin.
Proteggeremo coloro che ci proteggono e con tutte le conseguenze che ciò
comporta”
Combattere contro il moderno fascismo che in ogni paese
imperialista, come si vede, cerca e trova la sua strada è una necessità per il
proletariato e le masse popolari.
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