Riportiamo alcuni degli interventi - il primo è una breve info diretta da Gaza di parenti di un egiziano; segue una nota
NOI NON SIAMO COMPLICI!
Senza cibo, senz’acqua, senza energia elettrica, senza assistenza sanitaria, senza casa, quanto potrà resistere ancora il popolo palestinese in queste condizioni disumane?
Da tre mesi oltre dieci bambini al giorno perdono una o entrambe le gambe, nove famiglie su dieci restano senza cibo 24 ore su 24 ed il 75% dei cittadini di Gaza sono senza casa. Da novanta giorni sono stati uccisi 24.000 civili, di cui 10.000 sono bambini, e vengono mutilate migliaia di persone.
Rastrellamenti anche su minori ed invalidi, bombardamenti sui campi profughi ed utilizzo di armi al fosforo bianco.
Le strutture sanitarie sono al collasso, non ci sono medicine, né materiale sanitario. Gli ospedali non possono essere obiettivo militare, lo prevedono tutti i trattati internazionali e invece vengono bombardati; la situazione peggiora di giorno in giorno, 30 ospedali su 35 sono distrutti; le ambulanze sono fuori servizio, il personale sanitario viene arrestato e i chirurghi operano nei corridoi per il sovraffollamento dei pochi presidi sanitari ancora funzionanti. A Gaza 50mila donne incinte partoriranno per strada, qualcuna morirà di parto, qualcuna avrà emorragie che le uccideranno perché impossibile curarle. Il 40% della popolazione di Gaza ha meno di 14 anni perché è difficile invecchiare a Gaza. Il rischio carestia è sempre più grave, ogni giorno è una lotta di sopravvivenza per cercare cibo e acqua.
Questa privazione dei bisogni umani primari e fondamentali, questo massacro programmato, pianificato, indiscriminato si aggiunge ad un durissimo embargo che va avanti da oltre 16 anni nei confronti del popolo palestinese ed ha un solo scopo: distruggere una popolazione all’interno di un’area geografica.
Perché questa gente sta subendo trattamenti inumani così degradanti? Perché sono palestinesi e lo Stato di Israele ha deciso di sterminare questo popolo. Non è un conflitto, siamo difronte ad un genocidio, Israele vuole annientare un intero popolo perché deliberatamente ne sta provocando la sua distruzione fisica.
Il livello di impunità al quale stiamo assistendo è spaventoso, surreale. Vengono anche trasmesse le immagini di ciò che l’esercito israeliano sta commettendo, si sta trasmettendo un genocidio in mondovisione e la comunità internazionale è testimone di questo crimine.
Un genocidio ci sta passando accanto, ci sta scorrendo accanto nell’indifferenza generale e con la copertura dei Paesi imperialisti e dei media internazionali che stando dando il lasciapassare ad Israele di fare ciò che vuole.
Ma noi non rimarremo in silenzio, non supporteremo il massacro, noi non siamo complici! Non ci arrenderemo alla violenza, alle atrocità, alla disumanità, alle bugie di Israele. Denunceremo l’orrore delle azioni di Israele. Manifesteremo solidarietà al popolo palestinese, daremo voce alle richieste umanitarie di questo popolo invocando la liberazione dall’occupazione del territorio di Gaza e la fine del genocidio.
Nella giornata di mobilitazione generale pro-Palestina, anche da Taranto invochiamo: cessate il fuoco in nome dei diritti umani e fermate il genocidio.
Avv. Antonietta Ricci - firmataria della denuncia alla Corte di Giustizia internazionale di Israele
Nessun commento:
Posta un commento