Da ieri sera Tareq Abu Azzoum, il corrispondente di Al Jazeera da Gaza è in grado di inviare solo sporadiche trasmissioni in diretta da Khan Younis a Gaza via satellite, ma la redazione di Al Jazeera non è in grado di contattarlo direttamente a causa del black-out di qualsiasi comunicazione imposto dalle forze armate israeliane nell’enclave sottoposta a bombardamenti dal cielo, dalla terra e dal mare.
Nessuno può sapere cosa sta succedendo dentro Gaza se non attraverso le fonti israeliane, il che lascia presagire lo scenario peggiore.
Il
portavoce delle forze armate israeliane, il contrammiraglio Daniel
Hagari, ha detto che l’esercito ha intensificato gli attacchi aerei
nella Striscia di Gaza nelle ultime ore e continuerà a svolgere
operazioni di terra.
“L’Air Force sta colpendo obiettivi sotterranei in modo molto
significativo”, dice, aggiungendo che le forze di terra “espanderanno”
la loro attività stasera.
Negli ultimi due giorni, le forze di fanteria e i carri armati
israeliani hanno condotto incursioni nella Striscia di Gaza. Hagari dice
che l’IDF continuerà a colpire Gaza City e le aree circostanti.
Mentre i comandi israeliani comunicano l’escalation dei raid su Gaza, si è registrato un intenso lancio
di razzi verso il sud ed il centro di Israele, soprattutto su Tel Aviv. In rapida successione di tempo, le sirene di allarme sono scattate per ben due volte. Un appartamento di un palazzo del sud della città è stato centrato da un razzo che ha feriti tre cittadini israeliani.A Gaza, secondo gli ultimi dati forniti prima della nuova escalation israeliana, i morti sono saliti a 7.326 con circa 19.000 feriti. Si ignora la sorte dei 229 ostaggi israeliani, ma a questo punto la loro liberazione non sembra essere tra le priorità del governo e dei comandi militari israeliani.
Da Gaza Hamas ha chiesto al mondo di “agire immediatamente” per fermare i bombardamenti israeliani “Chiediamo ai paesi arabi e musulmani e alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità e di agire immediatamente per fermare i crimini e la serie di massacri contro il nostro popolo”, afferma Hamas in un comunicato.
“Chiediamo al nostro popolo in tutte le sue sedi in Cisgiordania, ad Al-Quds, nei territori del 1948 e nella diaspora, così come ai popoli liberi del mondo, di mobilitarsi a sostegno di Gaza e di fermare l’aggressione e la guerra di genocidio contro i civili” – prosegue il comunicato -“Affermiamo che il nostro risoluto popolo palestinese non si lascerà intimidire da queste politiche fasciste, e la sua eroica resistenza non cesserà la sua rivoluzione e la sua lotta fino a quando non respingerà questa barbara aggressione, sconfiggerà l’occupazione della nostra terra e dei nostri luoghi sacri ed eserciterà il nostro diritto alla libertà e all’autodeterminazione stabilendo lo Stato palestinese con Al-Quds come capitale”
Alle Nazioni Unite l’assemblea plenaria ha adottato una risoluzione chiedendo il cessate il fuoco a Gaza e lo stop a crimini contro la popolazione civile. La Risoluzione è stata approvata da 120 paesi. 14 hanno votato contro, tra questi Usa e Israele. 45 paesi, tra cui l’Italia si sono astenuti.
Nessun commento:
Posta un commento