ma ancora una volta va criticato l'insopportabile trionfalismo autoreferenziale dei gruppi dirigenti dei sindacati di base - a parte il settore dei trasporti e logistica, altrove piccolo sciopero di attivisti e iniziative testimoniali - lo sciopero è stato pressochè assente nelle fabbriche -
COMUNICATO- STAMPA UNITARIO
ECCELLENTE (?) RIUSCITA DELLO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DEL SINDACALISMO DI BASE
La notevole adesione dei lavoratori alla giornata di sciopero generale nazionale indetta ieri da Adl,
Cub, Sgb, SI Cobas e Usi-Cit contro guerra e carovita e per forti aumenti salariali, è stata riconosciuta in queste ore perfino dalla stampa e dai media filogovernativi (?)
Alte percentuali di adesione sono state registrate in quasi tutti i comparti-chiave del settore pubblico
e privato: trasporto aereo (circa il 60%) e ferroviario, TPL, trasporto merci e logistica (con picchi del
100% al centronord), scuole e asili nido comunali (100% a Bologna), porti, grande distribuzione,
fabbriche metalmeccaniche (su tutte Ducati, Marcegaglia e aziende in appalto), cooperative sociali, sanità.
Altrettanto alta la partecipazione dei lavoratori alle iniziative messe in campo fuori ai luoghi di lavoro
e sui territori.
Convinta anche la solidarietà espressa dai lavoratori in molte città con il popolo palestinese, vittima della brutale aggressione israeliana in corso in queste ore nella striscia di Gaza.
Ciò è la dimostrazione che la scelta di proclamare uno sciopero fosse giusta e sacrosanta: sui luoghi
di lavoro, dove spesso e volentieri si fatica ad arrivare anche alla metà del mese, il malcontento è
sempre più crescente ed è percepibile ad occhio nudo una disponibilità alla lotta e al protagonismo
dal basso.
Le politiche guerrafondaie e la macelleria sociale del governo richiedevano una risposta immediata
che rompesse il clima di pace sociale e di stasi imposta dai sindacati confederali e che andasse ben oltre le innocue passeggiate di Landini & co.
Nelle prossime settimane lavoreremo per far si che la riuscita dello sciopero porti allo sviluppo e al
consolidamento delle mobilitazioni dei lavoratori: ciò già a partire dalle piazze di domani che si
terranno in tutta Italia contro la guerra, le spese militari e in solidarietà con la resistenza palestinese, a cui diamo il nostro convinto sostegno.
Nessun commento:
Posta un commento