"Se l’Ucraina cadesse assisteremmo, a una deriva di aggressioni ad altri Paesi ai confini con la Russia e questo condurrebbe a un conflitto generale e devastante”, ha detto il presidente della Repubblica Mattarella, che evidentemente rivive i tempi in cui era ministro della difesa di D’Alema e con la Nato bombardava Belgrado.
Mattarella racconta di nuovo la favola dell’orco cattivo e dei buoni che vogliono punirlo, e in poltrona indossa l’elmetto. In realtà, la guerra Nato-Russia in Ucraina va fermata perché innanzitutto massacra un popolo, perché ci espone a rischio di catastrofe nucleare, perché aggrava all’inverosimile la questione climatica e ambientale, perché getta nella disperazione milioni di famiglie, in tutta Europa, per la crisi energetica che ha provocato e che le leggi di mercato, tutte a favore delle multinazionali finanziarie e petrolifere, stanno trasformando in catastrofe sociale.
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