Una lettera alla direttrice dello stabilimento per un premio natalizio.
DA FACEBOOK:
La nostra richiesta di una gratifica extra a Natale … firma ✍️
anche tu!
Gentile Direttrice,
Siamo un gruppo di Operaie/i
dello Stabilimento G.B. Vico di somigliano d’arco (NA), Plant da
Lei guidato dal 9 settembre del 2022.
In questi 14 mesi
trascorsi con lei abbiamo raggiunto traguardi importanti, siamo il
Plant che maggiormente produce utili per la nostra società
Stellantis. Con Lei abbiamo confermato ancora una volta la
riduzione costi del nostro Plant, rendendolo ancor più competitivo e
appetibile per i futuri investimenti di nuove allocazioni
produttive. Con lei abbiamo ridotto la Cassa integrazione del
80% e consolidato molti lavoratori che pur stando in regime di CDS
coprono circa il 90% delle presenze.
Con Lei siamo cresciuti per
numero di addetti alla produzione, passando da i poco più dei 4000
dipendenti a i circa 5.500 di oggi, grazie al supporto dei
trasferisti.
Con lei continua la bellissima esperienza della
Fiat panda, la quale continua ad essere l’auto più amata
Con Lei vogliamo essere schietti, senza peli sulla Lingua, onesti e sinceri, NOI PENSIAMO DI MERITARE DI PIU’ a fronte dei traguardi raggiunti.
Veda, Direttrice, noi sappiamo bene che il nostro contratto, CCSL, preveda già un premio sull’utile da percepire ad Aprile del 2024, ma, sappiamo bene che quando una squadra continua a vincere giocando bene, facendo sacrifici non trascurabili, questa squadra deve avere la mente libera da ogni problema.
Lei sa bene che i nostri redditi sono cresciuti grazie alla turnistica, ma, sa altrettanto bene che il costo della vita continua a crescere.
Noi, siamo convinti che nelle more di bilancio del nostro Plant, ci siano le RISORSE per una GRATIFICA NATALIZIA EXTRA. Insomma, un FRENGE BENEFIT, il quale sarebbe non tassato per noi e libero sia dalla contribuzione a vostro carico sia essendo lo stesso deducibile dalle tasse per voi.
La Nostra squadra non deve lavorare avendo il pensiero che con la TREDICESIMA bisogna scegliere fra libri per la scuola oppure una spesa Natalizia, non Vogliamo scegliere fra pagare le Bollette di luce e Gas oppure fare un regalo ai nostri figli, NON VOGLIAMO VEDERE I NOSTRI SACRIFICI SUL LAVORO ARRICCHIRE SOLO UNA PARTE DEI NOSTRI COLLEGHI.
Insomma, NOI, crediamo sia opportuno da parte sua, aprire una riflessione sul come alleggerire la mente dei lavoratori del G.B.Vico.
Questa lettera e firmata da molti di noi perché realmente vogliamo porre le nostre difficoltà attraverso un dialogo e non uno scontro…
Siamo sicuri che Lei terrà indebita considerazione questa nostra lettera e che prenderà le decisioni migliori per tutti NOI.
Con rispetto porgiamo i nostri più cordiali saluti e Le auguriamo buon lavoro.
commento da operaicontro
Voi chiedete pane a Maria Antonietta ma se vi risponde mangiate
brioches le taglierete la testa come è successo alla regina
francese? Che tradotto per i nostri tempi significa: rallenterete la
produzione, organizzerete degli scioperi? Natale è vicino e vedremo
cosa sarete capaci di fare. Oltre le letterine.
Visto che vi
vantate di aver accettato ogni sorta di sacrificio, avete accettato
di consumarvi sulle linee fino allo sfinimento, avete col vostro
misero salario resi più ricchi gli azionisti, avete con questa
lettera resa inutile la rappresentanza sindacale, è vero che si sono
dimostrati incapaci di rappresentare gli interessi operai, ma tornare
addirittura ad appellarsi al buon cuore dell’illuminata manager è
un vero ritorno al passato. Un passo indietro di più di
centocinquanta anni quando i poveri contadini col cappello in mano
chiedevano al padrone un pugno di grano in più per sfamare i propri
figli. Una prova della civiltà operaia sta nel fatto che l’adesione
all’iniziativa è molto contenuta.
Ma i promotori della
lettera, per quanto dichiarino che sono per il dialogo e non per lo
scontro, sono finiti in una trappola. Se dopo quello che hanno fatto
per l’azienda, che descrivono così bene, riceveranno un bel niente
o qualche briciola mediata con i sindacalisti venduti saranno davanti
alla scelta o reagire denunciando “l’ingrata direttrice” e
protestare o perderanno definitivamente la faccia. E anche questa
alternativa di chiedere, col cappello in mano, un’elemosina al
padrone per Natale finirà in un fosso e come unica strada
percorribile si imporrà quella degli operai americani
dell’automobile. Con gli scioperi sono già ad un offerta di un
aumento del 20% dei salari ma hanno la forza di non accettare, perché
di fronte ai guadagni degli azionisti, vogliono molto di più.
E.A.
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