venerdì 20 ottobre 2023

pc 20 ottobre - Operai (?) schiavi belanti alla Stellantis di Pomigliano: osannano la direttrice, dicono il falso per avere elemosine...

Una lettera alla direttrice dello stabilimento per un premio natalizio.

DA FACEBOOK:

La nostra richiesta di una gratifica extra a Natale … firma ✍️ anche tu!
Gentile Direttrice,
Siamo un gruppo di Operaie/i dello Stabilimento G.B. Vico di somigliano d’arco (NA), Plant da Lei guidato dal 9 settembre del 2022.
In questi 14 mesi trascorsi con lei abbiamo raggiunto traguardi importanti, siamo il Plant che maggiormente produce utili per la nostra società Stellantis. Con Lei abbiamo confermato ancora una volta la riduzione costi del nostro Plant, rendendolo ancor più competitivo e appetibile per i futuri investimenti di nuove allocazioni produttive. Con lei abbiamo ridotto la Cassa integrazione del 80% e consolidato molti lavoratori che pur stando in regime di CDS coprono circa il 90% delle presenze.
Con Lei siamo cresciuti per numero di addetti alla produzione, passando da i poco più dei 4000 dipendenti a i circa 5.500 di oggi, grazie al supporto dei trasferisti.
Con lei continua la bellissima esperienza della Fiat panda, la quale continua ad essere l’auto più amata

dagli Italiani. Con Lei l’AlfaRomeo Tonale è davvero partita a Razzo, forti sono le vendite e fortissima e la produzione. Con Lei abbiamo condiviso dopo decenni il sacrificio dei 12 turni al Montaggio e dei 20 turni nei reparti stampaggio, lastratura, Verniciatura, Plastica e manutenzione, per non parare del grane supporto che la logistica sta facendo a questi reparti consolidando un trend positivo nella riduzione dei costi. Con Lei condivideremo il record di stabilimento come fatturato, record che già oggi e acquisito e che tende a migliorare per il 31 dicembre 2023.

Di Lei abbiamo visto la semplicità e l’umiltà nel scendere nei reparti con i guanti nella tasca posteriore ed una cartellina in mano a prendere appunti per migliorare il Plant.
Con Lei vogliamo essere schietti, senza peli sulla Lingua, onesti e sinceri, NOI PENSIAMO DI MERITARE DI PIU’ a fronte dei traguardi raggiunti.
Veda, Direttrice, noi sappiamo bene che il nostro contratto, CCSL, preveda già un premio sull’utile da percepire ad Aprile del 2024, ma, sappiamo bene che quando una squadra continua a vincere giocando bene, facendo sacrifici non trascurabili, questa squadra deve avere la mente libera da ogni problema.
Lei sa bene che i nostri redditi sono cresciuti grazie alla turnistica, ma, sa altrettanto bene che il costo della vita continua a crescere.
Noi, siamo convinti che nelle more di bilancio del nostro Plant, ci siano le RISORSE per una GRATIFICA NATALIZIA EXTRA. Insomma, un FRENGE BENEFIT, il quale sarebbe non tassato per noi e libero sia dalla contribuzione a vostro carico sia essendo lo stesso deducibile dalle tasse per voi.
La Nostra squadra non deve lavorare avendo il pensiero che con la TREDICESIMA bisogna scegliere fra libri per la scuola oppure una spesa Natalizia, non Vogliamo scegliere fra pagare le Bollette di luce e Gas oppure fare un regalo ai nostri figli, NON VOGLIAMO VEDERE I NOSTRI SACRIFICI SUL LAVORO ARRICCHIRE SOLO UNA PARTE DEI NOSTRI COLLEGHI.
Insomma, NOI, crediamo sia opportuno da parte sua, aprire una riflessione sul come alleggerire la mente dei lavoratori del G.B.Vico.
Questa lettera e firmata da molti di noi perché realmente vogliamo porre le nostre difficoltà attraverso un dialogo e non uno scontro…
Siamo sicuri che Lei terrà indebita considerazione questa nostra lettera e che prenderà le decisioni migliori per tutti NOI.
Con rispetto porgiamo i nostri più cordiali saluti e Le auguriamo buon lavoro.

commento da operaicontro

Voi chiedete pane a Maria Antonietta ma se vi risponde mangiate brioches le taglierete la testa come è successo alla regina francese? Che tradotto per i nostri tempi significa: rallenterete la produzione, organizzerete degli scioperi? Natale è vicino e vedremo cosa sarete capaci di fare. Oltre le letterine.
Visto che vi vantate di aver accettato ogni sorta di sacrificio, avete accettato di consumarvi sulle linee fino allo sfinimento, avete col vostro misero salario resi più ricchi gli azionisti, avete con questa lettera resa inutile la rappresentanza sindacale, è vero che si sono dimostrati incapaci di rappresentare gli interessi operai, ma tornare addirittura ad appellarsi al buon cuore dell’illuminata manager è un vero ritorno al passato. Un passo indietro di più di centocinquanta anni quando i poveri contadini col cappello in mano chiedevano al padrone un pugno di grano in più per sfamare i propri figli. Una prova della civiltà operaia sta nel fatto che l’adesione all’iniziativa è molto contenuta.
Ma i promotori della lettera, per quanto dichiarino che sono per il dialogo e non per lo scontro, sono finiti in una trappola. Se dopo quello che hanno fatto per l’azienda, che descrivono così bene, riceveranno un bel niente o qualche briciola mediata con i sindacalisti venduti saranno davanti alla scelta o reagire denunciando “l’ingrata direttrice” e protestare o perderanno definitivamente la faccia. E anche questa alternativa di chiedere, col cappello in mano, un’elemosina al padrone per Natale finirà in un fosso e come unica strada percorribile si imporrà quella degli operai americani dell’automobile. Con gli scioperi sono già ad un offerta di un aumento del 20% dei salari ma hanno la forza di non accettare, perché di fronte ai guadagni degli azionisti, vogliono molto di più.

E.A.

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