giovedì 6 aprile 2023

pc 6 aprile - Oggi in Francia delegazione operaia e volantino alla manifestazione di Parigi





Solidarieta’, unita’, generalizzazione internazionale 
della lotta degli operai francesi

La grande lotta della classe operaia e delle masse popolari francesi iniziata il 19 gennaio contro il progetto di riforma del sistema pensionistico del governo di Macron, volta ad allungare la durata dell’eta’ pensionabile ha chiamato alla lotta milioni di proletari, in scioperi, manifestazioni, blocchi che hanno coinvolto via via tutti i settori dei lavoratori, studenti e masse popolari. Questa ondata di lotte è culminata nell’appello del 7 marzo e ha raccolto 3 milioni e mezzo di persone nelle piazze. Macron e il suo governo invece di tenerne conto e fare marcia indietro hanno voluto imporre il ricorso al 49.3 per superare ogni resistenza parlamentare e imporre la sua riforma anti operaia e antipopolare. 

Ma lungi dal fermarsi il movimento ha reagito, indurendo e intensificando la lotta e combinando le grandi manifestazioni di massa con azioni militanti contro il governo e i simboli del potere dei padroni.  
Con il 23 marzo tutta la Francia è stata attraversata, a Parigi come in altre citta’, Rennes, Lione, Bordeaux e tante altre, da un possente movimento di protesta che vuole non solo la caduta della legge ma la caduta del governo Macron che rappresenta la borghesia imperialista, il capitale, la finanza, che vogliono scaricare la crisi economica del capitalismo sui proletari e le masse, attaccando non solo le pensioni, ma i salari, le condizioni di lavoro, i servizi sociali, per difendere i profitti del grande capitale e per drenare fondi per la guerra imperialista, che dal focolaio acceso dall’invasione dell’imperialismo russo in Ucraina si sta trasformando in una guerra interimperialista mondiale con la punta avanzata dell’imperialismo Usa, della Nato, dei governi imperialisti europei contro la Russia, in una contesa che ha nella Cina imperialista e nell’Asia l’altra grande area, l’altro grande contendente. 

La lotta degli operai e delle masse francesi, via via che è cresciuta si è intensificata, ha resistito e ha contrattaccato alla repressione dello Stato borghese. Ha ottenuto l’attenzione, l’interesse e la solidarieta’ della classe operaia e delle masse sfruttate in tutti i paesi europei, dove anche si sviluppano lotte dei lavoratori, dall’Inghilterra alla Germania, ecc.
Per questo tutta la classe operaia e i lavoratori vogliono e si aspettano che la lotta degli operai francesi vada avanti; e nello stesso tempo prendono insegnamento per estendere l’incendio in tutti i paesi; perchè ovunque i governi della borghesia in questo sistema capitalista/imperialista mondiale, attaccano i lavoratori e le masse popolari. E, quindi, ovunque c’è necessita’ di una lotta generale.
La Francia è stata sempre in altri tornanti della storia un esempio e un’indicazione che si è estesa negli altri paesi capitalisti e imperialisti. Basta pensare allo straordinario esempio del ‘maggio francese’ che ebbe la sua continuazione nel grandioso biennio rosso del 68/69 in Italia e in tanti altri paesi del mondo. 

La lotta in Francia è diretta dall’Intersindacale. Questo ha permesso a milioni di operai e lavoratori di potersi unire, scendere in piazza e lottare. E’ differente, per esempio, la situazione del nostro paese, in Italia i sindacati confederali non chiamano alla lotta e collaborano da tempo attivamente con padroni e governi permettendo a questi governi di fare il comodo loro, fino a giungere al governo attuale, il governo Meloni, che si è insediato al potere per fare come i governi capitalisti degli altri paesi ma puntando apertamente ad un regime moderno fascista. Contro questo governo i lavoratori classisti e combattivi stanno sviluppando la lotta.
La lotta in Francia è andata oltre l’Intersindacale, e ora tutti non vogliono che le direzioni sindacali arrivino ad un accordo con Macron con piccole concessioni - che il governo si può rimangiare quando vuole - per fermare il movimento di lotta.

Sappiamo tutti che la lotta contro l’aumento dell’eta’ pensionabile è un culmine dell’attacco dei padroni e ora le masse in lotta non vogliono solo che cada questo provvedimento ma che si metta fine alla politica della borghesia imperialista su tutti i campi della vita proletaria e popolare.
Abbiamo visto che il parlamento e la via elettorale non hanno permesso ai lavoratori di migliorare la loro condizione, anzi hanno dimostrato che sono serviti soltanto ai padroni. 
La lotta di massa, lo sciopero generale, le manifestazioni combattive per continuare ad avanzare hanno bisogno dell’organizzazione sindacale di classe, del fronte unito, e della forza politica autonoma del proletariato, rivoluzionaria  comunista, che finalizzi questa lotta al rovesciamento dei governi della borghesia, l’abbattimento dello Stato dei padroni, con una rivoluzione proletaria che porti la classe operaia al potere. 

Avanti, compagni operai! La vostra lotta è internazionale. 
In ogni paese, noi in Italia, siamo impegnati a sostenerla, ad estenderla nel nostro paese, a coordinarci a livello internazionale contro i comuni nemici di classe, per far vivere nella lotta l’arma vincente dell’internazionalismo proletario.

FINESTRE:

Lo Stato borghese esercita la violenza della repressione, degli arresti e minaccia di imporre ai lavoratori in lotta uno Stato di polizia, una dittatura aperta
ma la loro repressione non ferma ma alimenta la ribellione e la lotta; chiama in campo tutte le energie giovani e ribelli con i lavoratori e le masse per rispondere alla violenza reazionaria con l’autodifesa e la violenza necessaria a contrastare lo Stato borghese, a continuare la lotta elevandola a lotta politica contro lo Stato e il governo del capitale

Trasformare la lotta della classe operaia e delle masse popolari in Francia in una grande scintilla che incendi una grande prateria in Europa, nei paesi capitalisti/ imperialisti e che faccia da sponda alle grandi ribellioni, rivolte popolari dei paesi dell’America Latina, Asia, Nord Africa, Medio Oriente, perchè tutta la vita dei proletari del mondo che deve cambiare

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