Vedi i recenti e precedenti articoli pubblicati su questo blog
Mentre la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo il 30 marzo condannava l'Italia al risarcimento delle spese processuali (per decine di migliaia di euro) a quattro migranti tunisini "trattati in maniera disumana" nell'hotspot/lager di Lampedusa e poi espulsi nel 2017, e ad una settimana dalla morte "misteriosa" di un tunisino nel carcere di Messina su cui il consolato tunisino di Palermo afferma di aver aperto un'inchiesta, il duo Piantedosi/Tajani tra mercoledì e giovedì scorsi intensificava la propria attività di pressione politica verso la sponda sud del Mediterraneo inerentemente al "dossier Tunisia".
Giovedì 30 marzo, Piantedosi ed il suo omologo Fekih convenivano telefonicamente che l'aumento del flusso dei migranti transitanti dalla Tunisia verso l'Italia "è diventato un pesante fardello per entrambi i paesi" con l'annuncio di una visita di Piantedosi in Tunisia per metà aprile; il giorno prima invece Tajani ha alzato la cornetta per rivolgersi al suo omologo algerino Attaf, esortandolo a coordinare gli sforzi per "sostenere la Tunisia" e chiedendo quindi all'Algeria (con cui è stato concluso un accordo miliardario di fornitura di gas) di assumere un ruolo di primo piano per contribuire alla stabilità della Libia e dell'intera regione regione del Sahel.
II governo Meloni è quantomai attivo in Nord Africa ed in Tunisia in particolare, soprattutto per quanto concerne il dossier migranti e quello delle forniture energetiche, intanto dal paese continuano ad arrivare dati preoccupanti: sempre nelle ultime ore uno studio della Banca Mondiale ha reso noto che il paese attualmente importa circa il 50% del proprio fabbisogno energetico (ed evidentemente tale dato si aggraverà esportando la nuova produzione di energia solare verso l'Italia) mentre si prevede che il prossimo raccolto di grano coprirà solo il 5% del fabbisogno nazionale complice l'attuale siccità (l'azienda nazionale di distribuzione dell'acqua Sonede, ha incominciato a razionare l'acqua che viene staccata dalle 23 alle 5 del mattino per l'uso privato, e prevede di proseguire così almeno sino a settembre!) l'andamento della guerra interimperialista in Ucraina non fa promettere bene su questo versante.
Nessun commento:
Posta un commento