Il Presidente della Repubblica, ha reso la seguente dichiarazione alla stampa durante la visita di Stato in Polonia:
"[...] Con un’esigenza di sostegno all’Ucraina in cui abbiamo registrato una piena sintonia nei colloqui di poc’anzi. Sintonia piena che significa sostegno all’Ucraina finché è NECESSARIO, finché OCCORRE, SOTTO OGNI PROFILO: DI FORNITURE MILITARI, finanziario, umanitario, [...]
Piena sintonia sull'euroatlantismo con il governo e il Parlamento: "La coesione dell'Unione europea è da preservare, è in gioco la sua esistenza. Inorriditi dai comportamenti russi. Pieno consenso sull'allargamento dell'Ue a Ucraina, Moldova e ai Balcani occidentali"
“I Paesi dell’Ue sono uniti nella Nato: siamo contenti per l’ingresso nell’Alleanza della Finlandia, ci auguriamo che presto possa entrare anche la Svezia”
Con le dichiarazioni sulla politica estera dell'imperialismo italiano, sovvertendo le sue stesse prerogative istituzionali, il Capo dello Stato prepara così il terreno al passaggio al presidenzialismo a cui lavora il partito fascista della Meloni.
Firma i decreti anti-rave, anti-ong/antimmigrati, tutti i decreti "d'urgenza" del governo
Meloni, il sostegno militare italiano all'Ucraina... la massima carica dello Stato è corresponsabile della dissoluzione dello Stato liberal democratico - la forma mascherata che nasconde la dittatura della classe dominante borghese - verso la formazione di un regime di moderno fascismo, che non è un semplice avvicendamento di un'altra classe dirigente su posizioni più reazionarie, ma espressione della dittatura esplicita, diretta, della classe padronale, industriale e finanziaria, soluzione che è l'unica via d'uscita dell'ordine borghese infognato nella guerra e nella sua crisi economica sistemica.
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