Giovedì scorso presso la sede dello Slai Cobas per il sc di Palermo si è fatta una riunione di formazione con un gruppo di lavoratrici e lavoratori in vista della nuova lezione che terrà il Prof. marxista Di Marco, ex Preside della Facoltà di Filosofia Università Federico II di Napoli, rientrante nel ciclo di formazione operaia sul Capitale di Marx iniziato da circa due mesi e che ha già visto lo svolgimento di due lezioni, la prima dalla sede di Taranto e la seconda dalla sede di Palermo. La nuova lezione sarà tenuta dalla sede di Bergamo e precisamente il 21 aprile prossimo.
Le lavoratrici e i lavoratori di Palermo che stanno seguendo la formazione con interesse hanno ritenuto opportuno rivedersi tra una lezione e l’altra per riprendere gli argomenti trattati, discuterli, per chiarire o capire meglio, per ragionarci sopra.
Se non c'è la comprensione di come funziona il sistema sociale capitalista in cui viviamo non possiamo comprendere perché in questo sistema, come ci diceva il Prof. Di Marco, gli operai producono socialmente la ricchezza ma per la classe operaia e lavoratrice aumenta la miseria.
Uno scienziato in laboratorio
quando deve analizzare un oggetto, riprendendo quanto detto dal Prof. Di Marco,
prima lo vede nella sua interezza, poi inizia a selezionarlo, spezzettarlo,
dividerlo in diverse parti, addirittura rispetto al cibo lo si deve mangiare
per capirne le caratteristiche, per descriverne il sapore ecc. per poi
ritornare all’analisi di quell’oggetto nella sua interezza ma ad un livello
superiore.
No, non è stato sempre così e la
borghesia dominante che combattiamo e che ci inculca ogni giorno che i rapporti
sociali tra le classi sono immutabili lo fa chiaramente perché ha tutto
l’interesse di mantenere/conservare lo stato di cose esistenti.
Il mondo cambia costantemente
sotto i nostri occhi anche ora mentre siamo qui a studiare, e l’excursus
storico che ha fatto il Prof. di Marco in particolare nella seconda lezione
spiegandoci come si è sviluppata l’organizzazione sociale dell’umanità partendo
dal modo di produzione ce lo fa vedere chiaramente come in un film: per gli
antichi la ricchezza serviva a costruire meglio il cittadino cioè il cittadino
doveva essere il buon cittadino, il
migliore cittadino, con tutte le
capacità di saper vivere nella società e
all'occorrenza essere anche un buon militare visto che c’erano le guerre, la ricchezza
al servizio del cittadino… oggi la
situazione è rovesciata “il cittadino”
cioè il lavoratore, l'operaio deve essere al servizio della produzione della ricchezza per i
padroni, per i capitalisti… la società capitalista non l’ha inventata nessuno,
né nasce dal cielo, è un'evoluzione costante che ha visto lo sviluppo nel corso
dei millenni di diversi modi di produzione e conseguentemente di diversi modi
di organizzazione sociale degli uomini a partire dal comunismo primitivo nella
preistoria per passare alla società antica, al sistema feudale con il re e
tutta la nobiltà dei vassalli, valvassori e valvassini campata dai contadini
servi della gleba che lavoravano la terra, l'artigianato era a gestione familiare, si faceva tutto in
famiglia dai vestiti agli utensili… ma quel tipo di società via via si
trasforma, per esempio si sviluppa rapidamente il commercio, l’artigianato fuoriesce dalla gestione
familiare, dalla campagne ci si sposta nelle città che si vanno formando,
l’artigianato si sviluppa in senso più ampio… si tratta insomma di un lungo
processo che porterà alla nascita delle prime fabbriche…
Su questo una lavoratrice è
intervenuta dicendo che oggi questo lo fa il governo Meloni… sulla
questione del blocco, per esempio, della produzione di carne sintetica che
potrebbe essere un andare avanti nel progresso, il tutto condito dal made in
Italy, dal nazionalismo/patriottismo proprio della natura ideologica e politica
fascista di questo governo per il quale invece gli allevamenti intensivi degli
animali vanno bene per i profitti del Capitale… o l’ideologia reazionaria no vax di cui è infettato questo governo…
In America ci sono ci sono state
campagne ideologiche e politiche attraverso cui in molte scuole hanno cambiato
i testi classici facendo sparire Darwin, di Marx non se ne parla completamente,
tutto quello che fa riferimento all'evoluzione
è stato soppresso… ma accanto ai reazionari conservatori poi ci sono i
cosiddetti progressisti che vedono nelle riforme, sempre dentro questo sistema
capitalistico, la soluzione del problema che resta in termini di sfruttamento e
oppressione per il profitto e si acuisce invece con una minoranza sfruttatrice
che si arricchisce sempre di più e una maggioranza sfruttata che invece si
impoverisce sempre di più.
Si pone pertanto la questione del
potere che non è nelle mani della classe operaia, si pone il problema del
partito di classe della classe operaia…
Questo testo sarebbe bello
leggerlo ha detto una lavoratrice… quando ti dicono che per noi donne è
sempre stato così si dimostra che non è così… oggi poi con questo governo
Meloni "donna madre e cristiana" ci vuole ancora di più inculcare
che il nostro ruolo è solo quello fare figli,
lavorare sì, quando il lavoro ce l’hai, ma per essere sfruttate al pari
o forse più degli uomini e le prime ad
essere licenziate anche per la maternità
Marx ed Engels sono eccezionali,
essi guardavano coma fa uno scienziato serio sia l'aspetto positivo che
l'aspetto negativo dello sviluppo storico ad esempio la monogamia fu un
progresso storico perché il fatto di arrivare a un matrimonio dove c'era solo
la coppia di un uomo e una donna al posto della promiscuità è stato un
progresso sociale, ma nello stesso tempo analizzano come i rapporti economici in ultima
istanza hanno influito sul cambiamento, il passaggio dal matriarcato al
patriarcato, con la nascita della proprietà privata che ha mutato lo stato
sociale delle donne…
La nascita della società
capitalistica è stato un progresso che ha fatto andare avanti l’umanità
rispetto al modo di produzione e organizzazione sociale feudale, è un progresso perché ci ha fatto uscire fuori dal medioevo e dal
feudalesimo, questa società stessa genera la classe del proletariato, l'unica classe rivoluzionaria che abbatterà il capitalismo...
Oggi con lo sviluppo enorme delle forze produttive siamo arrivati a un punto che la ricchezza potrebbe essere al servizio del benessere sociale mondiale ma appunto l’uso capitalistico per il profitto in questa società divisa in classi lo impedisce, una società che riserva alle classi sfruttate miseria, oppressione repressione, guerra…
Si è quindi passati a riprendere la seconda parte della lezione del Prof. di Marco rispetto ai primi concetti di base, a partire dal concetto di merce, tutto quello che si produce nel Capitale è merce dal duplice valore, valore d’uso e valore di scambio, ogni merce ha due valori: valore d'uso che significa che essa dev'essere utile a qualcosa, e ciò dipende dall'uso che se ne fa., valore di scambio che varia a seconda delle altre merci con cui può essere scambiata per arrivare ad un’altra merce, la merce denaro… se dovessimo scambiare un diamante con una penna dovrei dare come minimo 10.000 penne, serviva una merce che come tutte le altre e come tutte le altre merci avesse un valore che le rappresentasse tutte… anche qui lo sviluppo storico materialistico reale e non il cielo delle idee, dalla pecunia all’oro, metallo facile da usare anche in piccoli pezzi che hanno valore... ma cosa dà questo valore di scambio? Ci si è soffermati quindi sul concetto di lavoro umano insito nella merce prodotta, lavoro umano speso per produrre quella data merce, il valore di scambio di una merce che risiede nel "lavoro socialmente necessario" per produrla...Ma oggi non lo vediamo questo
valore quando compriamo le merci in un supermercato, ad esempio, ha detto
una lavoratrice chi ce le dice queste cose normalmente? Nessuno
Siamo nati in questa società e
senza alcuna spiegazione tutto ci sembra normale, così è, ma per fortuna
abbiamo i nostri maestri che ci danno gli strumenti per capire innanzitutto e
poi per organizzarci e lottare contro chi come i padroni usano tutto questo per
fregarci… secondo il sistema capitalistico l’operaio e il padrone sarebbero
uguali, è scritto nel contratto con cui l’operaio vende la sua forza lavoro al
padrone, tu lavori nella mia fabbrica e io ti pago ma come mai io operaio non
mi arricchisco e il padrone sì? Lo vedremo nelle prossime lezioni del Prof. di
Marco.
Devo riconoscere che è stata una
riunione interessante, ha detto a fine riunione un lavoratore, è
importante capire certe cose per migliorare e comprendere anche per le lotte che stiamo facendo… voglio fare una
domanda al Professore: ma il padrone quando sfrutta gli operai, abbassa i
salari nasconde il vero motivo, l’estorsione di
profitto, giustificandosi dietro la questione dell’acquisto dei
macchinari che si logorano, dei rischi da produzione ecc.?
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Alla prossima lezione del 21 aprile!
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