mercoledì 3 novembre 2021

Internazionale - Erdogan, incassato il riconoscimento-credito degli imperialisti al G20, prepara un nuovo grave attacco a Kobane - Massima solidarietà

Solo proletari comunisti e una delegazione kurda hanno portato al G20 di Roma la denuncia e la lotta contro Erdogan... 

Dove erano gli altri solidali?  info/contatti pcro.red@gmail.com

Dopo i recenti movimenti di truppe turche intorno a Kobane e Tell Tamir, le città musulmane curde e cristiane assire del Rojava, e dopo gli incontri bilaterali che il presidente della Turchia ha tenuto al G20 di Roma con i rappresentanti delle potenze presenti in Siria e Medio Oriente, la possibilità di una terza invasione dell’Amministrazione autonoma della Siria settentrionale e orientale è ritenuta “grave”. Le intenzioni di Erdogan potrebbero essere fermate da Russia e Stati Uniti, oppure potrebbero essere avallate, come già accaduto all’inizio del 2018 ad Afrin o nel 2019 a Serekaniye/Ras Al-Ain e Tell Abiyad. Erdogan si è recato al vertice di Roma con questo obiettivo in mente: ottenere il permesso  di attaccare di nuovo le Forze Siriane Democratiche, le Ypj e le Ypg a Tell Tamir e Kobane

Nei confronti degli alleati europei, la leva di Erdogan sono ancora una volta i profughi.

Erdogan, quindi, ha comunicato a Biden, e soprattutto i leader dell’UE, di aver bisogno di maggiori fette di territorio in Siria per collocarli affinchè non raggiungano la Turchia e, quindi, l’Europa. 

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