venerdì 1 ottobre 2021

Lotta di classe - STRAGI SUL LAVORO: LE IPOCRITE DICHIARAZIONI DEL GOVERNO SERVONO A COPRIRE L'AUMENTO DELLO SFRUTTAMENTO E L'ATTACCO AI SALARI

I provvedimenti a cui pensa Draghi per rispondere alla terribile catena di morti sul lavoro - 10 morti in 48 ore e non si fermano - sono tardivi ed ipocriti, ma soprattutto coprono quello che è la causa vera di questa strage di classe.

E' tardivo e ipocrita l'aumento degli Ispettori, Asl/del lavoro/dell'Inail, ridotti al minimo già da almeno 10 anni, e soprattutto guidati da una politica di intervento che è generalmente sempre post infortunio, quasi mai preventivo per controllare e eliminare le situazioni di pericolo, senza aspettare denunce (che nel clima di ricatto, repressione aziendale, minacce di licenziamento sono sempre meno, per non dire che quando le denunce ci sono, l'intervento viene fatto con ritardo e serve solo a scoraggiare i lavoratori); ispettori che comunque da tempo, e dai diversi governi e Ministri del lavoro, sono indirizzati/obbligati a fare il minimo possibile, perchè conta la quantità di pratiche, sanzioni fatte, piuttosto che i risultati effettivi verso i lavoratori.  

In realtà in tutti questi anni i vari governi non hanno voluto recepire le proposte che venivano dai lavoratori, dai delegati, dalla Rete per la sicurezza sui posti di lavoro, sulle postazioni permanenti di nuclei di ispettori nelle fabbriche e nelle zone industriali, campagne, ecc, per un intervento continuo e preventivo, con un rapporto costante con lavoratori e Rls; così come sull'aumento, poteri, incremento di ore e ruolo degli RLS, votati dai lavoratori e non nominati dalle segreterie sindacali; e altro ancora.

E'  ipocrita sull'aumento delle sanzioni, che le aziende non hanno così grandi problemi a mettere in conto; come ipocrite possono diventare le misure di fermo dell'attività finchè non si mettono in sicurezza, dato che spesso nelle grandi fabbriche vengono accompagnate dalla "facoltà d'uso degli impianti sequestrati.

Ma soprattutto questo dichiarato impegno del governo nasconde che sulle cause effettive delle morti sul

lavoro nulla viene fatto e si vuole fare, perchè, questo sì, contrasterebbe le leggi del profitto dei padroni e la nuova santa alleanza governo Draghi/padronato. Draghi ora denuncia le morti sul lavoro ma per non parlare di più sfruttamento, di attacco ai salari da parte del capitale e del suo stesso governo (aumento delle bollette e dei prezzi). 

Ai vecchi problemi di sfruttamento, di attacco ai salari, di lavoro nero, si sono aggiunti i nuovi livelli di attacco alla condizione dei lavoratori con la pandemia. 

Le aziende, grandi, medie, piccole devono recuperare e rialzare i profitti velocemente; quindi più carichi di lavoro, tempi più stretti, aumento dei ritmi di lavoro, meno operai che lavorano per due/tre, meno salario, più lavoro precario, meno diritti, e sempre con la spada di Damocle dei licenziamenti.

Gli operai sono costretti a lavorare in condizioni a rischio perchè non hanno alternative, perchè o ti mangi questa minestra o perdi anche quel salario sempre più basso. 

Gli assassini sul lavoro sono la diretta conseguenza che sempre più i padroni ottengono tutto e i lavoratori non ottengono nulla.

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