Licenziamenti Arcelor Mittal, domattina l’assemblea dei lavoratori.
"Rumors fondati parlano di almeno 300 esuberi nella
logica più becera delle esternalizzazioni dalla manutenzione, alle
funzioni accessorie, ai servizi di controllo fino agli impiegati"
Genova. Un’assemblea davanti alla
portineria dello stabilimento di Cornigliano per decidere il da farsi
dopo il licenziamenti di tre operai e un ingegnere per la cosiddetta
sala refettorio
“In questa azienda si vive ormai come in un campo di
lavoro dei peggiori regimi, si insinua il sospetto tra lavoratori,
operai capi ed impiegati – dice il coordinatore della rsu di Arcelor
Mittal Armando Palombo – I lavoratori diffidano dei comportamenti di chi
ha il comando. Non ci sono investimenti, sono sospese le relazioni
sindacali, le trattative sono affannose e le nostre segnalazioni sulla
sicurezza sono molte volte prive di risposte”.
Non solo: “Rumors fondati parlano di almeno 300 esuberi
– aggiunge Palombo – nella logica più becera delle esternalizzaaioni
delle mansioni dalla manutenzione, alle funzioni accessorie, ai servizi
di controllo fino alle mansioni impiegatizie. Si prospetta un bagno di
sangue, questo è il messaggio che manderemo in assemblea domani
chiedendo ai lavoratori di reagire come nella migliore tradizione della
classe lavoratrice Genovese”.
L’assemblea retribuita è convocata a partire dalle 8
fino alle 10. Appuntamento davanti al piazzale dell’azienda. Lo slogan è
chiaro: “No ai licenziamenti, il governo deve intervenire!”.
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