giovedì 12 novembre 2020

pc 12 novembre - Un altro naufragio nel Mediterraneo: 6 morti, tra cui un bimbo di 6 mesi… è la strage perpetua dell’imperialismo

Assassini! Assassini… lo dovremmo ripetere tante volte quante sono le vite umane scomparse nel Mar Mediterraneo in questi anni, e sono decine di migliaia!

Assassini, perché solo così si possono definire i responsabili di questa ulteriore strage nel mar Mediterraneo che ha ucciso 6 persone tra cui un bimbo appena nato… uomini, donne e bambini, come abbiamo ripetuto più volte, che fuggono da guerre e miseria create dagli stessi Paesi imperialisti che li saccheggiano di tutte le loro ricchissime risorse.

Assassini, e, ancora peggio, se si può, coscienti di esserlo!

Come si puo' definire altrimenti chi

1.    Impedisce di fatto i salvataggi sequestrando le navi delle Ong: “libera” per adesso è solo la Open Arms, mentre sei sono sotto sequestro)

2.   emana leggi come l’ultimo Decreto Immigrazione (che con qualche leggera modifica ricalca i decreti Salvini) che penalizzano i soccorsi “limita o vieta l’accesso, il transito o la sosta delle Ong nel mare italiano” (La Repubblica di oggi)

3.    fa accordi con la Francia per alzare un muro armato, con navi e aerei di guerra, davanti alle coste della Tunisia “per intercettare i barchini con i migranti”

4.  fa accordi “contro il terrorismo” insieme a Germania e Austria per “rafforzare la sicurezza alla frontiera”… di fatto contro i migranti

Il “volto umano” che il governo italiano ha provato a mostrare con i leggeri cambiamenti dei decreti Salvini, in questo caso, si ribalta nel suo contrario: con queste posizioni e questi accordi internazionali, ogni giorno che passa, approfondisce il suo odio di classe contro migliaia di uomini donne e bambini…

Un odio di classe che deve essere ricambiato con una dura lotta per mettere fine non solo alle “stragi perpetue” di migranti, ma all’insieme dell’orrore senza fine che sta a fondamento di questa società borghese!

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l'articolo dell'Agenzia Agi

Naufraga un gommone con 100 migranti a bordo, tra i morti una bimba di sei mesi

Erano salpati dalla Libia su un gommone usa e getta, da abbandonare al loro arrivo sulle coste di Malta

o, molto più probabilmente, in Sicilia, a Lampedusa. Il bilancio è di sei morti

AGI  - Erano salpati dalla Libia su un gommone usa e getta, da abbandonare al loro arrivo sulle coste di Malta o, molto più probabilmente, in Sicilia, a Lampedusa. Viaggiavano da due giorni, un centinaio stipati in una imbarcazione era stata segnalata diverse volte da Alarm Phone, ma, come accade ormai da tempo, l'appello lanciato dalla ong e' caduto nel silenzio dei Paesi europei, che oggi hanno assistito a un nuovo naufragio, il cui bilancio è di almeno sei morti. L'ultima di questi, in ordine di tempo, è stata una bambina di sei mesi, che non ce l'ha fatta ad aspettare l'evacuazione urgente chiesta da Open Arms.

Era stata la ong spagnola a soccorrere, da sola, in un mare desertificato dalla presenza di altre ong a cui sono state sequestrate le navi dalle autorità italiane e privo ormai di interventi di salvataggio di migranti da parte dei Paesi costieri, il gommone, il cui fondo è imploso davanti ai volontari. "Stiamo cercando di portare a termine con minor numero di vittime il soccorso delle persone finite in acqua", spiegava Riccardo Gatti, capo missione di Open Arms. "Siamo da soli - aveva aggiunto - e possiamo contare su due lance rapide e sei soccorritori. Ciò dimostra quanto siano necessarie operazione congiunte a livello organizzativo e degli stessi governi per la ripresa del soccorso in mare. Servono immediatamente corridoi umanitari".

Il gommone era stato segnalato, fatto dalla ong giudicato nuovo, dall'agenzia Frontex, sotto pressione in queste settimane per le accuse di respingimenti in Grecia. Giunta sul posto, a 31 miglia dalla libica Sabratha, la nave della ong fondata da Oscar Camps, a bordo della quale si trova lo staff di Emergency, ne ha salvati decine. Cinque migranti, però, sono annegati, e per sei era stata chiesta una evacuazione, per effettuare la quale è partita in serata da Lampedusa una motovedetta della Guardia Costiera, che giungera' nell'area intorno alle 22.

Per quest'ultima, che di rado ormai dirama comunicati su sbarchi o soccorsi di migranti, le persone da evacuare sono quattro: una donna incinta, due bambini e un giovane. Tra loro, probabilmente, c'è la bimba deceduta a bordo della nave, in braccio a una soccorritrice nella foto che Open Arms ha postato su Twitter. A bordo della nave, verso la quale si dirige un elicottero in queste ore, vi sono adesso 199 migranti.

Oltre al gommone con 100 migranti naufragato oggi, nel Mediterraneo centrale sono alla deriva almeno tre imbarcazioni, secondo quanto riferito da Alarm Phone e Open Arms: una con 20 persone, con cui le ong hanno perso i contatti dopo aver lanciato l'allarme oltre 24 ore fa; un'altra con 80 persone, che "questa notte hanno chiamato da acque internazionali", e un'altra con 75 persone nella Sar di Malta. Ma, scrive la ong che monitora il Mediterraneo, "non ci sono soccorsi in arrivo".

Il mare è calmo, le partenze di migranti continueranno nei prossimi giorni. 

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