(Dalla stampa) - Torino, la protesta di anarchici e centri sociali in una piazza Castello blindata
Negli striscioni riferimenti al saccheggio del 26 ottobre: “Vale più la vetrina di Gucci di una generazione senza futuro?", "la crisi la paghino i ricchi”. Ma anche “Ti ci chiudi, tu ci paghi! La salute è la prima cosa. Pagateci il lockdown”. Sono arrivati in 250, con striscioni, cartelli e impianto di amplificazione in piazza Castello a Torino.
Tra i manifestanti anche
ragazzi delle periferie. Si sono concentrati davanti al palazzo della
Regione, reggendo striscioni in cui chiedono anche tutele come reddito
universale e riaperture delle strutture sanitarie in disuso della città.
Ci sono anche richiami al Cpr, di cui si chiede la chiusura. Dopo avere
allestito un impianto con casse hanno diffuso musica rap.
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