Oltre
100 dispersi a largo di Tripoli, i corpi di tre bimbi sotto un anno
di età recuperati. Ma bordo c'erano anche neonati. Eppure Salvini fa
il bullo: tutti i nostri porti chiusi alle Ong
globalist
29 giugno 2018
Sono
drammatici i racconti che arrivano dalla Libia, un naufragio
drammatico davanti alle coste di Tripoli. Tra i dispersi vi sono
almeno due neonati e tre bambini di età sotto i 12 anni, mentre
avevano "meno di un anno" i tre bambini annegati e i cui
corpi sono stati recuperati dalla Guardia costiera libica. Venivano
dall'Egitto e dal Marocco.
A dare il quadro del dramma un
sopravvissuto yemenita. L'uomo ha riferito che sulla barca c'erano"almeno 20 donne e 10 bambini" "fra 120 e 125 migranti di differenti nazionalità arabe (Yemen, Egitto, Sudan, Marocco) e africane (Ghana, Nigeria, Zambia). Solo 16 i sopravvissuti, tutti di "nazionalità africane". I migranti erano "troppi" per la possibilità dell'imbarcazione che era piccola e vetusta e "sono scivolati all'indietro quando si sono aperte crepe nella parte anteriore dello scafo" e "il motore è andato a fuoco". Il naufragio è avvenuto alle "4 del mattino". Il salvataggio, compiuto da un "gommone" della Guardia costiera del "settore di Tripoli, regione Al Hamidya", è avvenuto "a 6-7 miglia a nord-est di Gasr Garabulli" su segnalazione di pescatori e i sopravvissuti sono stati condotti alla base di Hamidya alle 13, precisa una nota della Guardia Costiera libica.
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