L'alleanza Lega/M5S è espressione
della media e piccola borghesia, ma cerca di trovare la sua forza
nell'alimentare un razzismo diffuso tra settori delle masse popolari, attraverso
una demagogia populista che fa leva sullo scontento e la giusta rabbia di
settori di lavoratori e masse povere verso le politiche portate
avanti dai governi di centrosinistra o tecnici, ultimi quelli di
Renzi/Gentiloni.
Questo pone la necessità di una lotta
contro il fascio/razzismo/populismo pratica, politica, ideologica,
aperta, senza mediazione anche tra i proletari e le masse, che passa
necessariamente da una polarizzazione tra di esse, come tra le forze
attive, i movimenti che operano tra le masse.
Nessuna lotta, sia sindacale, sia su
problemi sociali, ecc. può non essere chiara su questo, e non essere
indirizzata, oggi più di ieri, alla lotta contro il governo.
Questo governo Salvini/Di Maio, come
gli altri governi della borghesia, agisce nell'interesse del
capitale, dell'imperialismo italiano con il rilancio, l'espansione
dell'azione neocoloniale dell'Italia, facendo, Salvini come il suo
predecessore Minniti, dei migranti il capro espiatorio
dell'espansione economica in Libia, in Africa e “carta da giocare”
del suo ruolo/posto in Europa.
Occorre sempre più contrapporre i
fatti, i veri interessi della borghesia italiana, alla propaganda
fascista di un “governo che finalmente si fa valere in Europa”.
Nello stesso tempo, questa alleanza
fascio/razzista/populista che mostra i muscoli, ha i piedi di
argilla, perchè affondano nella “normale” corruzione di questo
sistema; gli “antisistema” sono quelli che, come gli altri, hanno le mani in pasta
in tutti gli sporchi affari di questo sistema capital/mafioso, da Roma capitale a tutte le grandi opere.
Sembrano forti, ma sono deboli.
I proletari, i giovani, le donne in
lotta, i rivoluzionari possono essere e sono una forza più di prima,
se si organizzano, se fanno pulizia al loro interno, se si liberano
dalle cappe soffocanti e frenanti del riformismo e dell'opportunismo.
Il sentiero è pieno di ostacoli, ma
dobbiamo e possiamo trasformarlo in opportunità.
MC
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