Circa 300 compagni e compagne sono
scesi in piazza in un lungo e popolare corteo per le vie di Parigi
per gridare forte e chiaro: “Libertà per Georges Ibrahim Abdallah!
Palestina vincerà”.
Il corteo è stato convocato nel quadro
della lunga campagna unitaria che si svolge da anni in Francia e in
tante altre parti del mondo che ha reso Georges un compagno
riconosciuto e sostenuto da tante realtà organizzate,
antimperialiste e rivoluzionarie d'Europa, del Mondo Arabo e di tanti
altri paesi del mondo.
34 anni ingiusti di prigione non hanno
assolutamente piegato G.I. Abdallah, né fermato la campagna in suo
favore.
34 anni in cui l'imperialismo Usa e
l'imperialismo francese hanno tentato di mettere a tacere una voce
rivoluzionaria a sostegno della Palestina e delle masse arabe.
La campagna in questi anni ha avuto
diversi momenti e diverse facce con ogni forma di
manifestazione, ora d'avanguardia ora di massa. E sempre G.I. Abdallah è stato al fianco delle masse oppresse in rivolta e in armi, così come non ha fatto mai mancare la sua voce a sostegno dei prigionieri politici rivoluzionari nel mondo.
manifestazione, ora d'avanguardia ora di massa. E sempre G.I. Abdallah è stato al fianco delle masse oppresse in rivolta e in armi, così come non ha fatto mai mancare la sua voce a sostegno dei prigionieri politici rivoluzionari nel mondo.
La manifestazione di Parigi è stato un
segnale forte che questa campagna non si fermerà fino alla vittoria:
la scarcerazione di Georges Ibrahim Abdallah.
Questa manifestazione ha portato
insieme alle caratteristiche di sempre delle novità importanti che
possono e devono influenzare lo sviluppo di questa campagna.
Insieme alle forze
che sostengono da sempre la campagna e che guidavano la
manifestazione in un quadro solidale, unitario, vi è stata questa
volta la presenza di un forte contingente, un blocco rosso maoista,
guidato dallo striscione della Jeunesse
communist revolutionary,
che ha portato in forma compatta e determinata nella manifestazione
la battaglia per Georges, a difesa della lotta armata delle masse
palestinesi e che ha raccolto nelle sue fila compagni francesi,
tedeschi, austriaci, norvegesi e di altri paesi e una folta
delegazione italiana, la più numerosa tra le delegazioni, formata da
compagni, da operai, donne proletarie, impegnati negli organismi di
massa del Soccorso rosso proletario, del Movimento femminista
proletario rivoluzionario, dello Slai cobas sc, guidata dalla
rappresentanza di proletari comunisti-PCm Italia. Questa forte
presenza ha portato nella manifestazione la battaglia a difesa di
tutti i prigionieri politici comunisti, rivoluzionari nel mondo, con
ritratti del presidente Gonzalo, di Ajith, con uno striscione per la
prigioniera politica Nadia Lioce, per la quale è in corso in Italia
una forte campagna con l'Mfpr in prima fila, e, la prima volta in una
manifestazione di questo tipo, uno striscione per i prigionieri
politici rivoluzionari in India, Saibaba e altri, portato da compagni
e compagne facenti parte del Comitato di sostegno alla guerra
popolare in India.
Il contingente ha lanciato slogan a
sostegno della guerra popolare e Viva Marx-Lenin-Mao.
Questa novità in questa manifestazione
rafforza notevolmente la campagna, la amplia, la arricchisce e la
inserisce nello scontro globale tra imperialismo e lotte di
liberazione dei popoli oppressi, nella contesa tra rivoluzione e
controrivoluzione.
Stanno anche in questo le ragioni di
fondo dell'ostinata persecuzione contro Georges Ibrahim Abdallah. E
questa battaglia rappresenta una battaglia per tutti i popoli
oppressi che sviluppano la lotta armata e la guerra popolare; così
come oggi più che mai la sorte dei prigionieri politici
rivoluzionari è legata all'avanzamento delle masse popolari e della
rivoluzione proletaria.
Resoconto a cura della delegazione
italiana
26.6.18
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