TRASFORMAZIONE DELL'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO IN MATERIA D'ESAME NEL COLLOQUIO ALLA MATURITA, UN ULTERIORE REGALO AI PADRONI CHE PRETENDONO LA SCUOLA SEMPRE PIU' A MISURA DEL SISTEMA DEL CAPITALE
IMPOSIZIONE DI TRE ANNI DI TIROCINIO AI DOCENTI NEO-ASSUNTI PRIMA DELLA CONFERMA IN RUOLO
DEFINITIVA, VALE A DIRE TOTALE RICATTABILITA' NEI CONFRONTI DI INSEGNANTI CHE NON SI POTRANNO PERMETTERE DI RIVENDICARE DIRITTI MA DOVRANNO UNIFORMARSI AI MECCANISMI DELLA SCUOLA PADRONALE, PENA LA STABILIZZAZIONE
IMPOSIZIONE DI UNA RIFORMA DEL SOSTEGNO CHE E' UN APERTO ATTACCO AI DIRITTI DE GLI STUDENTI DISABILI E AI DOCENTI DI SOSTEGNO CHE SARANNO ASSEGNATI SECONDO NUOVI PARAMETRI CHE NEI FATTI SIGNIFICHERANNO DIMINUZIONI DELLE ORE DI INSEGNAMENTO, SVUOTAMENTO DELLA FIGURA IN TERMINI DI DOCENZA, CONCRETI RISCHI DI POSTI DI LAVORO IN MENO
Con l'approvazione del governo di 8 deleghe su 9 previste dalla riforma Renzi/Giannini, di cui sopra abbiamo riportato alcuni punti, il governo Gentiloni/Fedeli avanza nella trasformazione reazionaria della scuola pubblica con un'arroganza sempre più indegna, calpestando, con il benestare dei corrotti sindacati confederali, il dissenso che in diverse forme ha espresso il mondo degli studenti e dei lavoratori e lavoratrici della scuola.
Questa "riforma" come si vede non è assolutamente "migliorabile" , come pensano alcuni comitati di docenti e alcuni sindacati di base, nè questo governo mostra segni di aperture al "dialogo", quindi senza alcuna illusione la lotta contro di esso non può che essere quella finalizzata alla sua caduta.
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