domenica 16 ottobre 2016

pc 16 ottobre - Torino - illusioni alla prova dei fatti - I centri sociali ad Appendino: “Non deve fare come il Pd”


Gli attivisti: “La n uova giunta dovrebbe schierarsi contro le ingiustizie sociali e contro la crescita dei poteri forti”






«Ci interroghiamo sul cambiamento politico avvenuto nella nostra città, ritenendo fastidiosa la mancanza di prese di posizioni mette e capaci di distruggere il Sistema Torino». A dirlo sono gli attivisti dei centri sociali che lottano per il diritto alla casa, dopo lo sfratto a sorpresa di ieri per Said, un disoccupato di 39 anni, sua moglie e i loro tre figli piccoli. La casa è di proprietà di Giorgio Molino, conosciuto come «il ras delle soffitte», che secondo gli attivisti avrebbe finora avuto mano libera con il governo Pd.
«Riteniamo che la nuova giunta comunale - dicono - debba prendere delle decisioni e schierarsi contro le ingiustizie sociali e contro la crescita dei poteri forti». Concretamente, chiedono ad Appendino di trovare soluzioni di sistema, per dare a chi non ha un tetto immobili sfitti, e al Movimento 5 Stelle di fare un'interrogazione parlamentare «perché quanto accaduto a Said non accada più. Appendino che ha preso la fiducia dalle periferie deve dare un segno di discontinuità». Nella serata di venerdì in corso Regina Margherita ci sono stati momenti di tensione tra i manifestanti e la polizia, con cariche e lanci di oggetti. 

La tensione è arrivata al termine «di uno sgombero illegale, perché mancava l'ufficiale giudiziario - dicono gli attivisti di Askatasuna - e violento, perché gli operai hanno distrutto i pavimenti e i bagni». La famiglia di Said, a cui era stata proposta dal Comune come soluzione temporanea il dormitorio del Sermig, è stata ospitata da una vicina di casa, poi verrà probabilmente accolta nelle occupazioni abusive dei movimenti per la casa.

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