Assedio degli sfrattati al balletto di Bolle: Teatro Regio blindato, una famiglia sul palco
In cento, provenienti da una scuola occupata, hanno bloccato parzialmente gli ingressi. Una delegazione legge un comunicato in sala dopo l'ok del sovrintendente Vergnano: "Giusto così, mi sono consultato anche con Bolle: il problema casa è molto sentito"
La protesta degli sfrattati irrompe nel pieno centro di Torino, davanti al foyer del Teatro Regio dove sta per cominciare "Roberto Bolle and friends", prima di quattro serate del grande ballerino assieme alle principali étoiles del momento. In cento, provenienti da una scuola in disuso in via Ciriè - occupata mesi fa da famiglie di immigrati e sfrattati, ribattezzata "Spazio popolare Neruda" - sono arrivati davanti al teatro, molti spingendo i passeggini con i figli, e si sono disposti a semicerchio di fronte agli ingressi, sotto il colonnato davanti al foyer, impedendo di fatto l'entrata del pubblico. Tra di loro, oltre alle famiglie, c'erano diversi esponenti del centro sociale "Askatasuna" e alcuni attivisti del "Gabrio". Ci sono stati momenti di tensione, la polizia si è schierata in forze, poi su un lato è stato liberato un ingresso attraverso il quale è stato fatto entrare il pubblico e la situazione si è così tranquillizzata.I manifestanti inalberano striscioni con le scritte "Noi vogliamo una casa", "Nella città vetrina noi veniamo prima", "La dignità non si sgombera", "Contro il piano casa". Allo spettacolo avrebbe dovuto assistere anche il sindaco Piero Fassino che però ha avuto un impedimento all'ultimo momento.l sovrintendente del Teatro Regio, Walter Vergnano, dopo essersi consultato con lo stesso Roberto Bolle e con il sindaco Fassino ha deciso di uscire dal foyer per trattare con i dimostranti e ha invitato una delle famiglie, come "delegazione", a salire sul palco per leggere un comunicato prima dello spettacolo. "Fossero stati manifestanti con rivendicazioni politiche o legate alla Tav ci avrei pensato - dice Vergnano - ma il problema della casa è molto sentito, è giusto che una famiglia salga sul palco per spiegare le sue ragioni".
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