Un governo sempre più reazionario che fin da quando si è insediato ha
sfornato tutta una serie di leggi antiproletarie e antipopolari che attaccano
tutti ma che nello specifico attaccano le donne doppiamente, sia sul piano della
classe che sul piano del genere.
La
"buona scuola" di Renzi di "buono" non ha proprio nulla; sempre più a misura
degli interessi dei padroni colpirà tante donne visto che la popolazione
lavorativa del mondo scolastico è in maggioranza al femminile. Dietro termini
quali meritocrazia,
organici funzionali, sburocratizzazione, digitalizzazione, esternalizzazione dei
servizi di segreteria… e dietro i
proclami sulla stabilizzazione dei precari, il
governo infatti si prepara a ricacciare a casa tante lavoratrici tagliando
ulteriormente sugli organici, eliminando la chiamata dei supplenti temporanei,
trasformando i presidi in "neopadroni" e dando loro il potere di decidere quali
docenti dovranno lavorare e quali no...
Ma di
contro le lavoratrici della scuola sono quelle che in tantissime hanno
costituito una parte luminosa della scintilla dello storico SCIOPERO DELLE DONNE
che si è fatto il 25 novembre 2013 contro doppia oppressione, doppia violenza,
doppio sfruttamento...
Come
per lo sciopero delle donne facciamoci sentire anche oggi con grande ribellione
dando un forte segnale di lotta nel percorso che deve portare allo sciopero
generale per la caduta del governo Renzi.
Movimento
femminista proletario rivoluzionario
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