martedì 21 aprile 2015

pc 21 aprile - Lavoratrici del Policlinico di Palermo denunciano le stragi di migranti!

Di fronte al genocidio dei fratelli migranti, frutto del sistema imperialistico e dell’imbarbarimento della società mondiale

NON SI PUO’ FAR FINTA DI NIENTE,
NON SI PUO’ NON FARE NIENTE

Proletari di tutto il mondo uniamoci per spazzare via lo stato di cose esistente e per il diritto di tutti ad una vita degna di essere vissuta


Le lavoratrici e i lavoratori del Policlinico di Palermo, aderenti allo SLAI Cobas per il sindacato di classe, esprimono il proprio grande dolore, oltreché forte rabbia e indignazione, per l’ennesima strage dei fratelli proletari migranti, avvenuta alcuni giorni fa nel Canale di Sicilia.

In un migliaio stipati in una “carretta di mare”, in fuga da guerre e fame, in cerca di una vita migliore, soprattutto per i propri figli. Ma purtroppo il “viaggio della speranza”, il sogno è stato breve…

Si parla di circa mille vite UMANE spezzate, tra cui molti bambini, che si aggiungono alle altre migliaia di migranti morti negli ultimi vent’anni, nel tentativo di raggiungere l’Europa, via mare o via terra. Infatti, da un’inchiesta europea “ The Migrant Files”, emerge che solo dal 2000 al 2013, vi sono stati 23 mila vittime.

Giustamente, i giornalisti autori della suddetta inchiesta, affermano che si tratta di una “strage con un bilancio simile a quello di una guerra”, con una media più di 1.600 decessi l’anno.
Effettivamente si tratta di una vera e propria guerra, guerra di rapina, guerra armata, contro i popoli più poveri del mondo, ordita dal sistema imperialista mondiale ASSASSINO, e dai suoi stati e governi della borghesia, internazionali ed europei, compreso quello italiano e MODERNO FASCISTA di Renzi. Stati e governi che sono i veri colpevoli dell’emigrazione di massa di questi popoli che, come anzidetto, fuggono da guerre e miseria, per essere poi considerati clandestini e criminali. Non a caso, quelli che restano vivi, vengono “catturati” e gettati nei lager, come quelli italiani, c.d. “centri di accoglienza”,in attesa di essere rispediti a casa come fagotti; mentre quelli che si ribellano vengono messi in galera.
E come se non bastasse, soprattutto in tempi di crisi, si fomenta la “guerra tra poveri”, il RAZZISMO, come succede anche nel nostro Paese. In tal senso si vedano pure le ultime CRIMINALI esternazioni di Salvini e della Santanché, che esortano alla strage e al razzismo puro, alla stessa stregua di Hitler.

Se tutto questo non è barbarie…! Tuttavia il governo italiano ha la spudoratezza e l’ipocrisia di dirsi profondamente addolorato di quanto accaduto, e per scaricare le proprie colpe, fa appello all’intervento degli altri stati europei, tutti quanti pienamente responsabili delle continue stragi, del genocidio dei popoli oppressi.

PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI 
SIETE PER SEMPRE COINVOLTI!

Pa, 21.04.2015
Lavoratrici/lavoratori SLAI Cobas s.c. Policlinico

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