venerdì 24 aprile 2015

pc 24 aprile - Anche dallo sciopero e giornata di lotta di oggi, l'appello allo sciopero generale dal basso

Le lavoratrici e i lavoratori del Policlinico di Palermo, aderenti allo SLAI Cobas s.c., aderiscono all’appello per la costruzione dal basso di uno
SCIOPERO GENERALE VERO PER LA CADUTA DEL GOVERNO RENZI CHE STA COLPENDO SEMPRE PIU’ PESANTEMENTE
ANCHE LA SANITA’ PUBBLICA E I LAVORATORI DEL COMPARTO

Nel frattempo, in occasione dello sciopero generale della scuola del 24 aprile p.v., aperto ad altri settori dei lavoratori, precari, disoccupati in lotta,  indetto dal sindacalismo di base contro la riforma reazionaria della “buona scuola“, anche una delegazione di lavoratrici/lavoratori del Policlinico scenderà in piazza 
Inevitabilmente  i massicci tagli anche alla sanità pubblica previsti sia per il 2015 che per il 2016  - 2,352  miliardi di Euro per ogni anno - oltre a colpire  ammalati/utenti, si abbattono anche sui lavoratori del comparto, che vengono spogliati progressivamente di ogni diritto e della dignità professionale ed umana, oltreché della sicurezza sul lavoro.
A fronte del perenne blocco dei contratti e dei salari, i dipendenti vedono accrescere il proprio sfruttamento ed il peggioramento delle proprie condizioni di lavoro. Inoltre, si assiste anche qui ad una crescente precarizzazione  e flessibilizzazione del rapporto di lavoro (interinale, co.co.co. cooperative ecc.). Tutto ciò rafforzato dal massiccio ricorso alla esternalizzazione dei servizi.
Grazie a disastrose riforme il SSN è stato trasformato via via in un sistema di tipo privatistico, dove la salute viene considerata una vera e propria una merce, subordinata, di fatto, al risparmio e ai profitti delle aziende ospedaliere, divenendo un LUSSO per la maggior parte della popolazione.  Infatti, solo i più facoltosi possono permettersi di ricorrere alla prevenzione e alle cure, in barba all’art. 32 della Costituzione.
Altresì, la drastica sforbiciata ai fondi sanitari, con l’imposizione alle regioni del contenimento della spesa, malgrado in questi anni questa sia notevolmente scesa divenendo tra le più basse d’Europa,  in pratica, oltre ad accrescere notevolmente la malasanità, con punte di 32 mila morti l’anno,  si traduce anche in un ennesimo aumento delle tasse regionali, in nuovi ticket, in tagli alle ASL e agli ospedali che hanno visto un progressivo deperimento della qualità dell’assistenza e delle prestazioni.  Per non parlare dell’emergenza igienico-sanitaria, dovuta al numero del tutto insufficiente di pulizieri, così come accade anche al Policlinico di Palermo, definito una “fogna a cielo aperto” dallo steso ex direttore generale.

BASTA AL RISPARMIO SULLA PELLE DI MALATI E LAVORATORI
BASTA ALLA POLITICA DELLA MACELLERIA SOCIALE,
QUESTO GOVERNO SE NE DEVE ANDARE!

Pa. 20.04.2015

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