Ma
di quale faccia parlano?
Ogni
storia ha sempre un inizio e questa non è diversa dalle altre.
La
bufera che a tutti i livelli, attraversa il PD non risparmia certo il
governo siciliano nei suoi personaggi di spicco e sicuramente
Antonello Cracolici è uno di quelli che non passa inosservato, sia
perché le sue parole hanno sempre uno scopo ben preciso, sia perché
per lungo tempo è stato il “duce incontestato” della politica
regionale.
La
frattura all'interno del Pd siciliano è diventata insanabile e già
i primi effetti si sono visti con le nomine della nuova giunta da
parte del governatore Crocetta, che fa parte della corrente renziana
di Davide Faraone. Il secondo effetto lo si è visto con le nomine
dei partecipanti per il Partito democratico alle elezioni europee.
L'esclusione più eccellente è stata quella di Antonello Cracolici,
il quale non intende tacere sulla vicenda.
Leggendo
un'intervista, rilasciata da questi a Livesicilia non possiamo fare a
meno di soffermarci su una frase che la dice lunga: “Credo – dice
- che stiamo assistendo a una delle pagine più imbarazzanti della
storia del partito democratico”. “Non si è mai visto - spiega -
un presidente della regione, per di più di una delle regioni più
grandi e importanti d'Italia, portare avanti una campagna elettorale
attaccando i candidati del suo stesso partito”.
Noi da parte nostra eravamo già
convinti che il PD fosse uno dei tanti partiti al soldo del capitale
per cui non ci stupiscono le loro diatribe, anzi tutto ciò ci
fornisce ulteriori mezzi per dimostrare a coloro, spesso
inconsapevoli, da che gente si viene amministrati.
Che nessuno si sogni di assolvere
Crocetta... non è un “comandamento” ma un dato di fatto: non si
può assolvere chi gioca a fare il presidente della regione, usando
come “pallone” il sedere dei lavoratori – precari e/o
disoccupati!
Ma da quale pulpito viene la
predica, ci chiediamo, anzi le chiediamo, “onorevole” Cracolici,
da Ella, che fu il più grande sostenitore dei governi Lombardo (se
non addirittura artefice e burattinaio...)?
Quei dictat velati che Lei dà,
non ci fanno né ridere né piangere ma ci lasciano tutt'altro che
indifferenti perché secondo noi il suo gioco è ancora più subdolo
di chi il presidente “non lo sa fare”, o da altri è manovrato e
di altri è sicuramente servo. Il suo gioco, onorevole Cracolici, è
tale e quale abbiamo visto nei lunghi anni dell'“indipendenza”
siciliana... un gioco fatto di sfide senza proposte, di ricatti per
guadagnare poltrone e di ultimatum che sono tali solo nelle parole e
che nei fatti si traducono sempre nel più classico “vediamo cosa
mi dai in cambio”!
Lei sta giocando non meno degli
altri e non è neppure credibile quando a proposito della finanziaria
dice che «Siamo passati dalla manovra alla manovrina, dalla
manovrina alla manovretta. Se tutto resta così non intendo metterci
la faccia»... ma che sia un gioco di poltrone e quindi di potere
lo si capisce chiaramente dalla replica del suo antagonista: «La
smettano di ordire trame, pensino a votare la Finanziaria perché è
da sei mesi che non si parla d’altro. Stiano calmi, perché tanto
si voterà fra tre anni». SE NON CI FOSSE DA PIANGERE POTREMMO
RIDERE TUTTI.
Sicuramente è vero che è una
pessima finanziaria come tutte le finanziarie che voi borghesi ci
propinate a qualunque livello, ma Lei sa benissimo che cosa vuole...
vuole qualcosa di peggio, vuole, ancor più di Crocetta, una
finanziaria “lacrime e sangue” che non lasci spazio a una pur
minima “ripresa” dell'isola e non porti un solo posto di lavoro
che non passi per il classico giro di raccomandazioni e servitù e la
faccia ancora per qualche tempo rimanere attaccato alla sua adorata
poltrona.
Lei parla di trame... forse perché
di questo è un grande esperto (ripetiamo nessuna difesa e/o
assoluzione per il governo Crocetta)... ha cominciato da tempo
immemore in un PCI alla deriva e giunto al massimo del suo
revisionismo storico... ha proseguito con quel lontanissimo parente
che era il pds e via via fino al pd... guadagnando consensi tra i
suoi favoriti e/o destinatari delle sue promesse; certo qualcosa in
cambio l'avrà data presumiamo... qualche posticino all'ARS o in
qualche altro paradiso ma sempre per i canali che più amava.
Probabilmente la sua “amarezza”
risale a qualche mese fa: non le sono andate a genio le parole di un
Crocetta che non voleva il prof. Fiandaca come candidato alle
europee; in quell'occasione Lei ebbe a dire che l'unica lista
gradita a Crocetta era una lista composta solo dai suoi amici... e
affondava la spada già ben oliata concludendo che il presidente ha
perso ogni profilo istituzionale e si è ridotto a una macchietta,
dimenticando però che a Lei sono graditi solo i suoi discepoli o
lacchè di turno e che la “macchietta” l'ha saputa ben fare in
mille e più occasioni, saltellando da una zolla di terra all'altra
pur di conservarne un pezzo.
Si ricorda onorevole carissimo,
cosa diceva di Fabrizio Ferrandelli prima di appoggiarne la
candidatura, spiazzando il resto del suo partito? Lo definì in mille
modi, da immaturo ad arrivista... addirittura “il belloccio di
turno”!
Cracolici, Le assicuriamo che noi
non ci lasciamo ingannare dalle sue sortite in programmi di “calcio”
e tavernate varie... noi seguiamo quel che dice Lei (e i politici
come Lei) per poterla (ci permetta – non si offenda) sputtanare
anche agli occhi del suo elettorato perché LEI PARLA LA STESSA
LINGUA DI LOMBARDO E DI CUFFARO E NON E' CERTO MIGLIORE DI CROCETTA!
AT- circolo proletari comunisti
Palermo
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