Fuochi d'artificio e battitura delle reti: centinaia di "No Tav" al cantiere
La recinzione di Chiomonte
Corteo
organizzato in occasione dell'apertura del campeggio del movimento a Venaus.
Slogan in difesa dei quattro detenuti per terrorismo
I No Tav sono tornati al cantiere questa notte per
inaugurare l'apertura del nuovo campeggio di Venaus. Cori, fuochi d'artificio e
battitura delle reti: la manifestazione si è svolta senza incidenti. Circa 200
persone secondo la questura, 500 secondo i No Tav, sono partite, intorno alle
22, dal campo sportivo di Giaglione per raggiungere il cantiere attraverso i
sentieri dove, fino a notte fonda si sono sentiti risuonare gli slogan classici
del movimento come "La Valsusa paura non ne ha" oppure la richiesta di
liberazione dei quattro attivisti arrestati con l'accusa di terrorismo. Una
parte del corteo ha proseguito verso il cantiere, un'altra parte invece ha
risalito la montagna per raggiungere l'area dall'alto. I primi ad arrivare alle
reti hanno iniziato a batterle per fare rumore mentre qualcun altro lanciava
fuochi d'artificio. In un primo momento si era pensato che una trentina di
manifestanti avesse intenzione di passare la notte sul ponte del sentiero che
arriva da Giaglione ma poco dopo le 2 anche loro sono tornati indietro. Quella
di stanotte è la prima iniziativa del campeggio No Tav che durerà fino al 27
luglio.
Nessun commento:
Posta un commento