25
Aprile mattinata lungo le vie del centro di Palermo con attacchinaggio e
volantinaggio
A
proposito dell'“appello unitario per il 25 aprile” che è stato lanciato a
Palermo firmato ANPI Palermo - FIOM Palermo - Rifondazione Comunista Palermo -
SEL Palermo - USB Palermo - Centri sociali palermitani...
Ma
quale democrazia si dovrebbe difendere o festeggiare… quella della borghesia al
potere ?
L'appello infatti si conclude così: “La battaglia per la libertà continua ancora oggi, su vari fronti, a partire dalla difesa della democrazia e della Costituzione”.
Che alcune realtà firmatarie dell'appello sfilino in corteo il 25 aprile “a difesa” di una democrazia voluta dal potere borghese dominante non ci sorprende affatto ma rimaniamo perplessi quando tra di esse figurano pezzi del movimento palermitano cosiddetto antagonista.
Non si può trattare la Resistenza come viene descritta nell'appello che dice tra l'altro “I nostri Partigiani lottarono, anche per diritti universali delle donne e degli uomini, per la pace ripudiando la guerra...”. La Resistenza partigiana liberò il paese dalla dittatura nazifascista al servizio del capitale e, certo, aveva anche come obiettivo di mettere fine alla guerra imperialista ma soprattutto per i partigiani questo significava avanzare verso la liberazione anche dal potere monarchico/borghese che il revisionismo del Pci ha invece impedito essendo parte attiva nella formazione dell''attuale assetto democratico borghese.
Oggi soprattutto gli ultimi governi, con presidenti del consiglio di fatto non eletti, dimostrano fino a che punto nel nostro paese questa democrazia borghese difenda “i diritti democratici” e come la Costituzione rimane carta straccia quado si tratta di garantire i diritti di lavoratori e masse popolari ma riprende vita quando si tratta di garantire gli interessi del Capitale... questa è la “democrazia” che difendono i revisionisti e riformisti in qualsiasi modo si travestano...
Se non si parla di avanzamento del moderno fascismo che investe tutti gli ambiti (del quale già parliamo da tempo e di cui una manifestazione concreta contro le masse popolari in lotta è stato il 12 aprile a Roma da sempre più Stato di polizia) non si capisce dove sta andando questa “democrazia” per la cui “difesa” si scende in piazza il 25 Aprile .
L'appello infatti si conclude così: “La battaglia per la libertà continua ancora oggi, su vari fronti, a partire dalla difesa della democrazia e della Costituzione”.
Che alcune realtà firmatarie dell'appello sfilino in corteo il 25 aprile “a difesa” di una democrazia voluta dal potere borghese dominante non ci sorprende affatto ma rimaniamo perplessi quando tra di esse figurano pezzi del movimento palermitano cosiddetto antagonista.
Non si può trattare la Resistenza come viene descritta nell'appello che dice tra l'altro “I nostri Partigiani lottarono, anche per diritti universali delle donne e degli uomini, per la pace ripudiando la guerra...”. La Resistenza partigiana liberò il paese dalla dittatura nazifascista al servizio del capitale e, certo, aveva anche come obiettivo di mettere fine alla guerra imperialista ma soprattutto per i partigiani questo significava avanzare verso la liberazione anche dal potere monarchico/borghese che il revisionismo del Pci ha invece impedito essendo parte attiva nella formazione dell''attuale assetto democratico borghese.
Oggi soprattutto gli ultimi governi, con presidenti del consiglio di fatto non eletti, dimostrano fino a che punto nel nostro paese questa democrazia borghese difenda “i diritti democratici” e come la Costituzione rimane carta straccia quado si tratta di garantire i diritti di lavoratori e masse popolari ma riprende vita quando si tratta di garantire gli interessi del Capitale... questa è la “democrazia” che difendono i revisionisti e riformisti in qualsiasi modo si travestano...
Se non si parla di avanzamento del moderno fascismo che investe tutti gli ambiti (del quale già parliamo da tempo e di cui una manifestazione concreta contro le masse popolari in lotta è stato il 12 aprile a Roma da sempre più Stato di polizia) non si capisce dove sta andando questa “democrazia” per la cui “difesa” si scende in piazza il 25 Aprile .
Il nostro 25 aprile è quello che pone la necessità una nuova Resistenza proletaria e popolare che si voglia realmente liberare dal giogo proprio della democrazia borghese del sistema del capitale...
Circolo Proletari Comunisti Palermo
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