domenica 1 dicembre 2013

pc 1 dicembre - nuova strage operaia a Prato - lavoro nero e mancanza di sicurezza e controlli per i profitti delle grandi case della moda


Prato, incendio in fabbrica-dormitorio
sale a sette il numero delle vittime

. I lavoratori, tutti di nazionalità cinese, dormivano in loculi sopraelevati in cartone e cartongesso
I vigili del fuoco hanno trovato i resti umani di altre due vittime dell'incendio divampato stamami in una fabbrica tessile a Prato, nell'area del Macrolotto. Sale dunque a sette il bilancio dei morti; tre gli intossicati da monossido di carbonio: due uomini si trovano in rianimazione per problemi respiratori, un'altra persona è stata dimessa. Sia morti che feriti sono di nazionalità cinese.

L'incendio. Le fiamme si sono sviluppate in un fabbricato dove ha sede la fabbrica di confezioni, alla periferia della città: nel capannone c'erano materiali altamente infiammabili.  Nell'edificio si sarebbero trovate una decina di persone. Non è ancora chiaro se tutti gli altri siano riusciti a mettersi in salvo ed anche per questo i vigili del fuoco continuano a cercare, durante le operazioni di spegnimento, tra le macerie dei "loculi" di cartongesso crollati nell'incendio, che servivano probabilmente come alloggio per i lavoratori della ditta, che produceva abiti. Uno dei morti, infatti, è stato trovato in pigiama. Le vittime - i corpi sono carbonizzati - sono tutti maschi.
Il dormitorio. Era costituito da "loculi" sopraelevati, tutti in fila lungo una parete del capannone. I cinque morti finora recuperati si trovavano all'interno del capannone e quasi sicuramente nei loculi, costruiti in cartongesso ma anche in semplice cartone per dividere i diversi ambienti. La struttura sopraelevata, raggiungibile probabilmente con una scala, era realizzata nella porzione di capannone occupato dall'azienda: il capannone andato a fuoco ospitava infatti anche altre ditte. Non è escluso che per riscaldare il dormitorio ci fosse una stufa elettrica, anche tenuto conto delle temperature basse di questi giorni, o che possa essere stata un sigaretta spenta male ad innescare il rogo, anche se sulle cause ancora nessuno si pronuncia. Non sarebbero state trovate bombole di gas gpl. La ditta era specializzata nel pronto moda: la lavorazione non avveniva quindi con macchine tessili la utilizzava tessuti sintetici e cellophane per confezionare gli abiti, tutti materiali che hanno facilitato il propagarsi delle fiamme.

 

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