I dirigenti dello stabilimento Fiat di Termini Imerese hanno annunciato la chiusura per tre giorni, da oggi a venerdì, in un primo momento hanno detto per “motivi tecnici”, poi per mancanza di componenti!
Un altro regalo avvelenato alla vigilia della partecipazione alla manifestazione di sabato 16 a Roma.
A “mitigare” la brutta notizia c’è la conferma da parte dell’assessore all’industria della Regione, Venturi, che parlando del piano industriale per la Sicilia, in una intervista al Sole24Ore di oggi, dice che “Bisogna che le imprese vengano qui per produrre e che la Sicilia non sia considerata solo terra di consumi. Tutti gli strumenti di incentivazione sono serviti spesso a costruire capannoni industriali senza sviluppo.” E alla domanda del giornalista: “Allora si taglia tutto?” risponde “Ma nemmeno per sogno. Bisogna rimettere al centro le imprese e il territorio. Si può salvaguardare le aziende con strumenti di aiuto automatici che le incentivino a creare qui tutta la filiera produttiva.! Il giornalista: “Potremmo tradurre: Stop all’assemblaggio?” Risposta: “Esatto. Il riferimento allo stabilimento Fiat di Termini Imerese è azzeccato. Noi continuiamo a sostenere che in quell’area è possibile continuare a produrre auto e chi verrà dopo la Fiat questo dovrà fare. Se anche dovesse insediarsi un imprenditore di altro settore deve garantire l’intero ciclo di produzione. In ogni caso su Termini Imerese stanno lavorando al ministero per lo Sviluppo economico in collaborazione con Invitalia, che è l’Advisor: ci sono alcune aziende preselezionate e si sta arrivando a una decisione definitiva. Noi stiamo facendo la nostra parte per salvare un polo produttivo importante.”
Un altro regalo avvelenato alla vigilia della partecipazione alla manifestazione di sabato 16 a Roma.
A “mitigare” la brutta notizia c’è la conferma da parte dell’assessore all’industria della Regione, Venturi, che parlando del piano industriale per la Sicilia, in una intervista al Sole24Ore di oggi, dice che “Bisogna che le imprese vengano qui per produrre e che la Sicilia non sia considerata solo terra di consumi. Tutti gli strumenti di incentivazione sono serviti spesso a costruire capannoni industriali senza sviluppo.” E alla domanda del giornalista: “Allora si taglia tutto?” risponde “Ma nemmeno per sogno. Bisogna rimettere al centro le imprese e il territorio. Si può salvaguardare le aziende con strumenti di aiuto automatici che le incentivino a creare qui tutta la filiera produttiva.! Il giornalista: “Potremmo tradurre: Stop all’assemblaggio?” Risposta: “Esatto. Il riferimento allo stabilimento Fiat di Termini Imerese è azzeccato. Noi continuiamo a sostenere che in quell’area è possibile continuare a produrre auto e chi verrà dopo la Fiat questo dovrà fare. Se anche dovesse insediarsi un imprenditore di altro settore deve garantire l’intero ciclo di produzione. In ogni caso su Termini Imerese stanno lavorando al ministero per lo Sviluppo economico in collaborazione con Invitalia, che è l’Advisor: ci sono alcune aziende preselezionate e si sta arrivando a una decisione definitiva. Noi stiamo facendo la nostra parte per salvare un polo produttivo importante.”
Fa piacere sentire con quanta sicurezza l’assessore Venturi, confermato nel suo ruolo anche nel nuovo 4° governo Lombardo, insista sul ruolo produttivo dello stabilimento di Termini.
Gli operai fino ad ora non hanno visto niente e parteciperanno alla manifestazione di Roma anche per dare un ulteriore segnale di mobilitazione!
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