martedì 3 agosto 2010

pc quotidiano 3 agosto - i familiari denunciano ' Al lavoro peggio che in guerra'

Al lavoro peggio che in guerra


COSA DICONO LE STATISTICHE UFFICIALI:

Nel 2009: 1.050 morti,790 mila infortuni,34.646 nuovi casi di malattie
professionali
Dal primo gennaio: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi

COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE:

"gli infortuni sono in calo del 7,5%; il 25% dei mortali avviene sulla
strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali"

COSA NON DICONO::

-nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% ( Meno
lavoro-meno infortuni)
-il lavoro nero è aumentato (Chi non è assicurato non denuncia gli
infortuni)
-molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia
- le omesse denunce sono in aumento come la forza delle aziende grazie al
ricatto della delocalizzazione
- gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei
cantieri stradali, pendolari. Quindi, di infortuni sul lavoro si tratta
- di lavoro si muore perché di precarietà si vive . Due operai morti su
tre sono precari. E gli immigrati pagano un prezzo altissimo

E SOPRATTUTTO NON DICONO CHE::
- il prezzo della vita vale meno della produzione
- i controlli, invece di essere rafforzati, vengono indeboliti
- chi si ribella al lavoro rischioso, subisce sanzioni disciplinari e non
è tutelato da chi dovrebbe difenderlo

NOI GRIDIAMO INVECE:
CHE LE RAGION I DEL PROFITTO NON POSSONO ESSERE PIU' IMPORTANTI DEGLI
ESSERI UMANI
RIALZIAMO LA TESTA
PIU' DIRITTI, PIU' SICUREZZA, PIU' GIUSTIZIA PER TUTTI


Associazione Ruggero Toffolutti

Per la sicurezza del lavoro
Piombino,30 luglio 2010

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