domenica 25 luglio 2010

pc quotidiano 25-26 luglio - infame aggressione e arresto razzista

Comunicato stampa sull'arresto di due lavoratori immigrati ambulanti a
Marina di Massa


Nella serata di giovedì 22 luglio una pattuglia di agenti della Guardia di
Finanza ha fermato un lavoratore ambulante immigrato e lo ha aggredito. A
questa aggressione hanno assistito diverse persone tra cui un altro
lavoratore immigrato che ha protestato contro il pestaggio e per questa
ragione è stato a sua volta fermato. Per il momento le persone che hanno
assistito all'aggressione non hanno ancora trovato il coraggio di
denunciarla, sebbene abbiano raccontato i fatti ed espresso la loro
indignazione. I due lavoratori sono stati processati e condannati per
direttissima venerdì mattina.

Questa aggressione non è un episodio isolato e si colloca dentro un contesto
di crescente repressione nei confronti dei lavoratori immigrati. In queste
settimane si sono ripetuti diversi episodi repressivi con arresti, pestaggi,
persecuzioni di vario genere...
Si parla addirittura di una aggressione verso una giovane africana (che
sarebbe avvenuta all'interno della stessa Questura di Massa) a seguito della
quale la ragazza ha perso il latte.
Qualche settimana fa un lavoratore è stato arrestato e sequestrato per
giorni e giorni senza che nessuno sapesse dove si trovava. Gli stessi
Carabinieri di Massa che lo avevano fermato negavano l'arresto. E qualche
giorno fa c'è stata una colluttazione tra un lavoratore immigrato ambulante
e la Polizia Municipale di Pietrasanta.

Ma di episodi di questo tipo, piccoli e grandi, se ne potrebbero fare a
decine.
La situazione diventa ogni giorno sempre più insostenibile. La crisi
economica riduce il reddito di tutti i lavoratori e anche di quelli
immigrati e ambulanti. Ma lo Stato, invece di tenere conto di questa
situazione, come sostiene di voler fare, perseguita gli immigrati cercando
di suscitare contro di loro l'ostilità degli altri lavoratori e dei
cittadini.

Di fronte a questi episodi di violenza e di persecuzione degli immigrati non
dobbiamo voltarci dall'altra parte, ma esprimere con forza la nostra
indignazione; dobbiamo impedire che le aggressioni delle "forze dell'ordine"
avvengano nella completa indifferenza ed impunità.

La prima risposta che possiamo e dobbiamo dare è quella della solidarietà.
Non solo una solidarietà umana, ma anzitutto una solidarietà sociale tra
lavoratori immigrati e italiani che possa trasformarsi in unità di
resistenza e di lotta.

Massa, 24 luglio 2010

COORDINAMENTO MIGRANTI TOSCANA DEL NORD
ASSEMBLEANTIFASCISTANTIRAZZISTA
PRIMOMAGGIO. Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati

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