corrispondenza
Torino, martedì 6 luglio, ore 17:30: la comunità ebraica cittadina, guidata da un rabbino estremista ultraortodosso, convoca in piazza Castello - di fronte alla Prefettura - un presidio per la liberazione del caporale dell'esercito sionista Gilad Shalit, da quattro anni 'ospite' di Hamas nella striscia di Gaza: i partecipanti saranno una cinquantina, protetti da decine di rappresentanti delle 'forze dell'ordine'.
Dalla parte opposta della piazza, l'Assemblea Free Palestine organizza un contropresidio per informare, tramite volantinaggio e speakeraggio, la popolazione circa la politica genocida che l'entità sionista porta avanti da oltre sessant'anni nei confronti dei palestinesi, nel totale silenzio della cosiddetta comunità internazionale, che anzi in gran parte sostiene i macellai di Tel Aviv.
In questo caso si tratta di una trentina di compagni, tra esponenti dei centri sociali ed anarchici, ai quali si affianca il circolo piemontese di Proletari Comunisti; è totalmente assente ed ingiustificata, invece, la falsa sinistra riformista, dai due partiti sedicenti comunisti a tutta la sinistra trotzkista.
Nel corso dell'ora e mezza di faccia a faccia tra le due manifestazioni non succede assolutamente nulla, ed alle ore 19:00 circa i due assembramenti si sciolgono.
Il prossimo appuntamento sarà venerdì 9 luglio alle ore 17:30 in piazza Castello angolo via Garibaldi, dove si terrà un presidio informativo in occasione della Giornata Mondiale del Bds (Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) contro l'entità sionista; in quella occasione si tenterà anche di raggiungere in corteo il Palazzo comunale per protestare contro i vergognoso appoggio dato - dal podestà, il sedicente democratico Sergio Kiamparino, e dal presidente del Consiglio comunale, il rifondarolo Beppe Castronovo - all'entità sionista già il 24 giugno scorso.
Torino, 07 luglio 2010
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino
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