sabato 10 luglio 2010

pc quotidiano 10 luglio - L'accordo Italia-Libia: il governo Berlusconi-Maroni responsabile di crimini contro l'umanità. Maroni/Frattini boia

Il governo italiano è in prima fila nel cancellare il diritto all'asilo politico.
La denuncia dei profughi eritrei, di cui alcuni sono già stati respinti dall'Italia, deportati e torturati nella prigione libica di Brak, finanziata dall'Italia, ha strappato il velo di silenzio sulla politica dei respingimenti del governo Berlusconi-Maroni. Le conseguenze dell'accordo con la Libia, ratificato da tutto il parlamento italiano, sono ora davanti agli occhi di tutti e si tratta di pestaggi, violenze, stupri da parte della polizia di Gheddafi, addestrata dai poliziotti italiani. Ma è la pratica quotidiana in questo grande avamposto CIE nel deserto libico. Chi riesce a sopravvivere all'inferno delle carceri-lager viene lasciato morire nel deserto, oppure impazzisce, oppure viene rimpatriato nel suo paese dove riceverà lo stesso trattamento da parte del proprio governo. In pochi riescono a riprendere la via della fuga da fame, guerre e repressione.
Grande è il disprezzo nei loro confronti da parte degli esponenti di questo governo razzista con Maroni che parla di "una grande vittoria contro l’immigrazione clandestina" e il boia Frattini, sorpreso perchè la denuncia a livello internazionale è arrivata dagli stessi prigionieri eritrei atraverso i cellulari! Un messaggio ai carcerieri, come a dire che le perquisizioni devono essere fatte per il meglio!
Ma non basta ancora, perchè l'Italia sta progettando una barriera elettronica e nuovi repingimenti per via aerea a partire da Malpensa.
Ogni azione di questo governo è in contrasto con i diritti umani perciò non merita di esistere un minuto di più. Teniamo presente quest'obiettivo per le mobilitazioni antirazziste di solidarietà.

prolcomra
10/07/2010

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