Contro l’impero della videosorveglianza algoritmica
La “sperimentazione” della videosorveglianza algoritmica nel quadro stabilito dalla legge sui Giochi Olimpici è solo una manovra ipocrita intesa a legalizzare a piccoli passi un dispositivo di polizia già massicciamente dispiegato in Francia.
di La Quadrature Du Net da Mediapart
La “sperimentazione” della videosorveglianza algoritmica nel quadro stabilito dalla legge sui Giochi Olimpici è solo una manovra ipocrita intesa a legalizzare a piccoli passi un dispositivo di polizia già massicciamente dispiegato in Francia. Per contrastare questa strategia, La Quadrature du Net lancia oggi una campagna volta ad alimentare l’opposizione popolare alla VSA, una tecnologia basata su tecniche di “Intelligenza Artificiale” che equivale al controllo costante e automatizzato degli spazi pubblici e che segna una svolta storica nella sorveglianza dello Stato.
È stato presentato anche un reclamo alla CNIL (l’autorità della Privacy in Francia) per denunciare l’ipocrisia dei promotori della VSA e denunciare la negligenza del Garante per la protezione dei dati personali.
Il pretesto dei Giochi Olimpici
Negli ultimi giorni i servizi di polizia del Paese e i servizi di sicurezza delle compagnie di trasporto fanno legalmente uso della VSA[1]. A fine aprile, citando i grandi afflussi di persone legate a partite di calcio o concerti, la Questura di Parigi ha autorizzato la SNCF e la RATP a utilizzare le tecnologie della startup Wintics per incrociare le riprese di centinaia di telecamere installate su alcuni treni parigini e stazioni della metropolitana[2]. Queste “sperimentazioni” continueranno fino a marzo 2025, nel quadro giuridico stabilito dalla legge relativa ai Giochi Olimpici adottata lo scorso anno[3]. Non importa l’efficienza ridicola di questi sistemi di sorveglianza automatizzata degli spazi pubblici. Per il Ministero dell’Interno, i produttori e i loro rappresentanti politici, queste sperimentazioni servono soprattutto a distogliere l’attenzione, mentre allo stesso tempo centinaia di sistemi VSA vengono utilizzati illegalmente da anni dallo Stato, dagli enti locali o dalle autorità dei trasporti. Si tratta anche di farci dimenticare che all’incrocio tra interessi economici, elettorali e autoritari, i promotori della Tecnopolizia lavorano da anni per imporre la VSA ovunque sul territorio.
Il peggio deve ancora venire
Di fatto, i progetti di legge miranti a perennizzare la VSA ricorrendo alle applicazioni più sensibili –
quali il riconoscimento facciale immediato nello spazio pubblico o la videoverbalizzazione automatica delle piccole infrazioni – sono per alcuni già pronti.La proposta di legge Trasporti ne è un perfetto esempio: l’Assemblea nazionale (il Parlamento) si accinge a discutere di questa proposta spinta dalla destra del senato e mirante a legalizzare la VSA nei trasporti. Il governo sostiene l’iniziativa parlamentare poiché ha attivato la procedura accelerata su tale testo, senza neanche aspettare le valutazioni imposte dalla legge sulle Olimpiadi[4].
Inoltre, nel giugno 2023, meno di tre mesi dopo l’adozione della legge Olimpiadi, il Senato ha ripreso un progetto sperimentale maturato per la prima volta dalla maggioranza macronista adottando un disegno di legge che prevede una sperimentazione triennale di riconoscimento facciale abbinato alla videosorveglianza. “Troppo presto”, ha sostanzialmente risposto il governo, ritenendo che le condizioni politiche non fossero soddisfatte e preferendo attenersi a una strategia a piccoli passi[5].
Denunciare l’ipocrisia abituale
Per illustrare meglio l’ipocrisia delle “sperimentazioni” legate alla legge Olimpiadi, La Quadrature du Net ha appena presentato una denuncia alla CNIL contro un’implementazione totalmente illegale di VSA rimasta in gran parte nascosta: il progetto “Prevent PCP”. Associando SNCF e RATP (Ferrovie dello Stato e Trasporto della regione parigina) ad un panel di imprese, tra cui il gruppo Atos e ChapsVision (entrambi anche fornitori di sperimentazioni legate alla legge Olimpiadi), Prevent PCP si configura formalmente come un mercato pubblico sovvenzionato dall’Unione europea.
In pratica, le aziende vedono installati i propri sistemi VSA nelle principali stazioni d’Europa per rilevare i “bagagli abbandonati”, attraverso un metodo basato sull’identificazione e il tracciamento dei proprietari dei bagagli. In Francia, questi sistemi VSA sono installati da mesi alla Gare du Nord e alla Gare de Lyon a Parigi o, più recentemente, nella stazione di Marsiglia-Saint-Charles.
Grazie agli elementi portati alla luce dal gruppo locale Technopolice Marsiglia, La Quadrature du Net ha quindi presentato una denuncia alla CNIL contro questo progetto, che è solo un esempio tra le centinaia di implementazioni illegali di VSA in Francia. Attraverso questo approccio, si tratta di restituire all’autorità responsabile della protezione dei dati personali il ruolo che dovrebbe avere, consentendo allo stesso tempo la proliferazione di progetti VSA illegali e sostenendo il processo di legalizzazione. Questa denuncia mette in luce anche l’ipocrisia dei protagonisti di Prevent PCP: anche se partecipano all’esperimento VSA previsto dalla legge JO, la SNCF, la RATP, Atos e ChapsVision si impegnano in operazioni parallele prive di qualsiasi base giuridica.
Alimentare l’opposizione popolare alla VSA
La Quadrature du Net lancia ora anche diversi strumenti volti ad alimentare nei prossimi mesi le mobilitazioni contro la VSA e ad opporsi alla sua prevista legalizzazione. Una brochure dettagliata che spiega i pericoli dell’AVS, nonché manifesti destinati a informare la popolazione sono disponibili in questa pagina dedicata alla campagna, che sarà arricchita nelle settimane e nei mesi a venire[6]. Questa campagna contro la VSA fa parte dell’iniziativa Technopolice, lanciata nel 2019 da La Quadrature per resistere alle nuove tecnologie di sorveglianza della polizia. Il sito Technopolice offre un forum pubblico e una piattaforma di documentazione partecipativa (chiamata “forum”), di libero utilizzo e destinata a organizzare e unire collettivi locali contrari a queste tecnologie. Per far luce sui decreti prefettizi che autorizzano localmente la VSA nel quadro della legge Olimpiadi, abbiamo anche lanciato un account Mastodon, Attrap’Surveillance, che analizza le raccolte di atti amministrativi delle prefetture e trasmette avvisi quando vengono rilasciate autorizzazioni di sorveglianza di polizia. È questo sistema che ha permesso di identificare i primi ordini VSA a metà aprile. Nelle prossime settimane ci permetterà di essere informati degli esperimenti VSA autorizzati dai prefetti per denunciarli. Dobbiamo assolutamente affermare il nostro rifiuto di un controllo permanente delle nostre azioni, denunciare queste sperimentazioni, documentare i progetti illegali che continuano a proliferare e organizzarci localmente per sconfiggere la Tecnopolizia.
Lottiamo insieme affinché lo spazio pubblico non si trasformi permanentemente in un luogo di repressione poliziesca, affinché le nostre città e i nostri villaggi siano spazi di libertà, creatività e incontro!
Note:
[1] Vedi il nostro articolo consacrato ai primi decreti prefettorali autorizzanti l’uso della VSA: https://www.laquadrature.net/2024/04/17/experimentation-de-la-vsa-les-premieres-autorisations-sont-tombees/.
[2] Le categorie di eventi da reperire sa parte dei sistemi di VSA riprendono una parte delle categorie previste dalla legge del 2023: invasione o presenza di una persona in una zona vietata o sensibile, densità troppo importante di persone, movimento di folla, presenza di oggetti abbandonati.
[3] https://www.legifrance.gouv.fr/Olimpiadirf/id/OLIMPIADIRFTEXT000047561974
[4] Guillaume Jacquot. “Transports: le Sénat adopte une proposition de loi qui renforce l’arsenal de sécurité, avec le soutien du gouvernement”. Public Sénat, Febbraio 14, 2024. https://www.publicsenat.fr/actualites/territoires/transports-le-senat-adopte-une-proposition-de-loi-qui-renforce-larsenal-de-securite-avec-le-soutien-du-gouvernement.
[5] Simon Barbarit, “Reconnaissance faciale: le Sénat adopte une proposition de loi pour expérimenter cette technologie”. Senato, Giugno 12, 2023. https://www.publicsenat.fr/actualites/politique/reconnaissance-faciale-le-senat-adopte-une-proposition-de-loi-pour-experimenter-cette-technologie.
Nessun commento:
Posta un commento