mercoledì 8 maggio 2024

8 maggio - La strage di Palermo - da ORE 12 Controinformazione Rossoperaia del 7 maggio

Una tragedia annunciata, visto che i lavoratori erano senza maschera per di più affidati a una ditta di incerta fortuna, la ditta Quadrifoglio Group che aveva vinto l'appalto. Sarebbe interessante sapere che appalto hanno vinto, ancora una volta massimo ribasso? E come l'hanno vinto?

Padroni assassini! Comune assassino!

Chiunque abbia dato quest'appalto è responsabile di queste morti, chiunque abbia evitato di fare alcun tipo di controllo su questo lavoro è responsabile di queste morti. E' responsabile chiunque ne parla adesso con parole forti che sono le stesse da Mattarella all'ignobile fascistella che è al governo, ai sindacati confederali. La solita ipocrisia.

Ipocrisia che ha attraversato tutte le stragi di quest'anno che stanno diventando di una frequenza assoluta. Una guerra contro i lavoratori. Guerra non dichiarata ma condotta e che produce morti come in guerra. Una guerra basata sul profitto e lo sfruttamento, gli appalti selvaggi, la mancanza di controlli, basata sul capitalismo che uccide. Una guerra basata sulla passività operaia, dei loro sindacati confederali e non solo. Una guerra che grida vendetta, innanzitutto.

Nuove leggi, più ispettori per più controlli, controlli poi in realtà sui lavoratori perché le nuove normative del ministero del Lavoro affidata a una consulente dei padroni prevedono la consulenza,

l'avviso, la minaccia di perdere punti, ma nessun intervento che possa realmente cambiare le cose.

Non si possono cambiare le cose in una situazione di crisi economica scaricata sui lavoratori, non si può cambiare coi contratti precari, non si può cambiare con il ricatto sul lavoro, non si può cambiare senza il sindacato. Non si possono cambiare senza un governo, uno Stato che sia dalla parte dei lavoratori.

Si strilla: “più leggi”, l' introduzione del reato di omicidio da lavoro, una proposta di legge già depositata in Parlamento e naturalmente è molto meno importante per questo governo e per questo Parlamento per cui sono importanti la gragnuola di decreti contro i rave party, contro le manifestazioni, contro i graffitari, contro i ragazzi ambientalisti, sono infinitamente meno importanti come leggi rispetto a quello di controllo della Rai, della magistratura, perfino delle organismi sportivi. Infinitamente meno importanti stanziare fondi contro le morti sul lavoro rispetto a stanziarli per la guerra, stanziarli per spese militari, per interventi militari. Una pioggia di miliardi. Un governo che quindi è corresponsabile con le sue leggi, con il suo agire.

“Il governo faccia di più”... ma fa già di più! Bisogna dire al governo di non fare più niente perché quello che fa peggiora la situazione.

La parola non può che passare a un'altra lotta dei lavoratori, ad altre organizzazioni sindacali che rappresentano gli interessi dei lavoratori.

Ve l’immaginate voi gli Sbarra, i Bombardieri e l'eterno parolaio Landini che producono un risultato qualsiasi sul fronte delle morti sul lavoro, come non ne hanno prodotti sul fronte del lavoro, della precarietà? Ancora una volta, rispetto a questo non c'è altra strada che la riorganizzazione delle file dei lavoratori, è la riorganizzazione su questa base della coscienza di lotta dei lavoratori.

Anche queste sono parole, certo. Noi auspichiamo però che le parole diventino pietre e che le pietre siano utilizzate per la rivolta dei lavoratori su questo terreno.

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