DOMENICA 2 GIUGNO a fianco del popolo Palestinese e vicini alla sua sofferenza e solidali con la sua Resistenza.
33° corteo per la Palestina organizzato dalle Comunità e Associazioni Palestinesi
ore 15,00 in Piazzale Accursio con termine in via Gallarate alla Cabi Cattaneo che produce ed invia armi ad israele
La disumana quotidianità di un genocidio e l'indifferenza della sua impunità. Nella notte del 26 maggio si è compiuta l'ennesima strage di donne, uomini, bambini e bambine negli accampamenti di Rafah. La banda nazista con nome IDF ha bombardato le tende di fortuna dei profughi accampati a Rafah a ridosso della sede dell'Unrwa (Agenzia Onu per i profughi palestinesi). Un precario ed improvvisato accampamento di tende nella speranza di aver trovato rifugio e protezione vicino ad un’istituzione internazionale dopo mesi di fughe disperate sotto le bombe in una Gaza martoriata.
L'aurea di impunità garantitagli da Biden e il senso di supremazia "razziale" del sionismo è tale che questo eccidio è stato volutamente eseguito proprio come sfacciata e criminale risposta alle prese di posizione dellaCorte di Giustizia Internazionale che ha "ordinato" ad Israele di fermare il massacro e di permettere l'ingresso a Rafah degli aiuti umanitari indispensabili alla sopravvivenza della popolazione Gazawi.
Il risultato, fino ad ora, è di più di 50 morti con decine di feriti.
È straziante guardare l'orrore di quelle immagini con i corpi dilaniati dalle bombe e dal fuoco, ma questa è solo l'ultima goccia di sangue palestinese nel mare di orrore in cui si trova l'intera Palestina. Siamo di fronte ad una carneficina quotidiana con le caratteristiche di genocidio perché è finalizzata alla distruzione di un popolo e al suo allontanamento violento dalla terra in cui risiede da millenni. Dopo 76 anni dalla Nakba - la catastrofe - il colonialismo sionista è sempre affamato di nuova terra di cui impossessarsi nutrendosi della devastazione del popolo palestinese.
Ma questo orrore non sembra lasciare traccia sulla coscienza del "democratico occidente" che è soggettivamente complice di questo genocidio. IL GOVERNO MELONI È INFATTI VOLUTAMENTE E CRIMINALMENTE COMPLICE DI QUESTO GENOCIDIO perché si è sempre stato politicamente schierato, ma anche militarmente con la missione Aspides nel mar Rosso, in difesa di Israele nello sterminio di civili Palestinesi.
I vergognosi appelli alla "moderazione" diretti a Netanyahu erano solo frutto della paura di un'escalation bellica in Medio Oriente e nei fatti hanno rappresentato solo un'ipocrita invito a compiere la pulizia etnica e i massacri della popolazione civile senza clamore mediatico, come sempre accaduto negli ultimi 76 anni a partire dalla Nakba. Nulla ci meraviglia visto lo stretto rapporto politico tra la Meloni e Netanyahu e infatti, il governo Meloni, che ora blatera di 2 popoli in 2 stati, non ha però mai però riconosciuto il diritto ad esistere di un possibile stato Palestinese, oltre ad essere il terzo fornitore di armi ad israele.
Ma la fornitura continua di armi, con cui l'entità sionista-Israele massacra il popolo palestinese, insieme all' impunità e alla protezione politica di cui gode quel piccolo stato canaglia, è soprattutto una criminale responsabilità di quella centrale del terrorismo internazionale che è il governo degli Stati Uniti d'America.
ISRAELE HA GETTATO LA MASCHERA E STA MOSTRANDO AL MONDO IL SUO VERO VOLTO!
L'espansione violenta dei coloni sionisti in Cisgiordania sta subendo un'accelerazione e, nel frattempo, la strage di Gaza continua e lo stesso giornale israeliano Haaretz denuncia come il comando dell'IDF abbia perso il controllo di alcune unità combattenti in prima linea. Il colonialismo sionista ha insegnato loro fino da bambini che i palestinesi non sono esseri umani ed ora, ubriachi di sangue di impunità e di suprematismo razzista, si sono trasformati in bande sanguinarie che si filmano mentre devastano e saccheggiano case, mentre bruciano biblioteche e compiono violenze di ogni tipo sula popolazione inerme.
Davanti a tutto questo l'ipocrisia dell'occidente invece definisce terrorista la legittima Resistenza palestinese che ancor oggi, dopo quasi 8 mesi, continua la guerriglia infliggendo gravi danni alle truppe occupanti.
Questo ci fa indignare ma non ci preoccupa: il giudizio dei complici di un genocidio non ci colpisce perché è solo strumentale e finalizzato a puntellare la difesa del racconto bugiardo dell’”irreprensibile moralità della pacifica "democrazia" (del genocidio) israeliana messa in discussione e attaccata dalla barbarie dal terrorismo".
A questa miserabile mistificazione storica noi rispondiamo che la storia ci ha insegnato che i nostri partigiani erano chiamati terroristi dall'occupante nazifascista. Ricordiamo ai servi del sionismo che Nelson Mandela ha scontato 27 anni di carcere duro con l'accusa di terrorismo. La storia dei movimenti di Liberazione è sempre stata sporcata da accuse infamanti per costruire ideologicamente l'immagine negativa del nemico da abbattere.
Ma il popolo palestinese conosce benissimo il suo nemico, il colonialismo sionista, l'imperialismo statunitense, la complicità dell'occidente cosiddetto democratico che fa scempio di ogni verità e giustizia piegando la storia per il proprio profitto.
Al loro progetto di violenza coloniale il popolo Palestinese invece contrappone il suo sogno di libertà e di pace. Una pace da raggiungere a costo di un sacrificio disumano sacrificio, della sofferenza e del martirio di un intero un popolo che combatte per la propria liberazione e per il diritto a vivere sulla propria terra senza più occupazione e sfruttamento classista e coloniale.
PER IL DIRITTO AL RITORNO DEI PROFUGHI.
PER IL DIRITTO ALLA LIBERA AUTODETERMINAZIONE.
PER IL DIRITTO AL LIBERO STATO DI PALESTINA con Gerusalemme capitale, che sia esempio di pace e di convivenza tra tradizioni, culture e religioni diverse.
UNA PALESTINA FINALMENTE LIBERA DALL'OCCUPAZIONE COLONIALE SIONISTA.
Ma ora serve un immediato e permanente cessate il fuoco insieme all'ingresso di aiuti umanitari per la sopravvivenza della popolazione civile. serve che le truppe d'occupazione escano immediatamente da Gaza e si blocchi l'espansione della rapina di terra in Cisgiordania.
DOMENICA 2 GIUGNO ANCORA TUTTE E TUTTI IN PIAZZA
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