Torino, attivisti pro Palestina in corteo: la protesta arriva al Festival dell'Economia
Intanto il rettore ha aperto a un confronto in presenza per il 5 giugno
Nuova giornata di proteste in solidarietà della Palestina. Verso ora di pranzo, un corteo di una cinquantina di attivisti è partito da Palazzo Nuovo per fare rotta in piazza Carignano. Il corteo, che marcia dietro uno striscione con scritto «Geuna e Corgnati vogliamo risposte», si è diretto verso il Museo del Risorgimento, dove è in corso un dibattito del Festival dell’Economia con protagonisti i rettori dei due atenei torinesi.
Gli studenti anti-Israele ripetono le richieste più volte sentite in questi giorni trascorsi in tenda. «Vogliamo la cancellazione degli accordi con gli atenei israeliani e le aziende della filiera bellica». Intanto, in mattinata il rettore Geuna ha avanzato l’idea di un incontro. «Al fine di un ulteriore momento di confronto», i vertici dell’Università hanno indetto una riunione per mercoledì 5 giugno, con i rappresentanti degli studenti eletti negli organi istituzionali. E con una rappresentanza degli occupanti.
Sarà un faccia a faccia in presenza. Una novità che giunge dopo la protesta di ieri quando gli universitari
filopalestinesi si sono mobilitati, incatenandosi al Rettorato e bloccando il traffico di via Po, per contestare la decisione di organizzare la seduta del Senato accademico ancora in versione online.I rettori Geuna e Corgnati al Festival dell’Economia, Intifada Studentesca tenta di incontrarli: bloccati dalla polizia
Gli studenti hanno cercato di entrare a Palazzo Carignano dove erano presenti entrambi i rettori
TORINO – Intifada Studentesca aveva già annunciato ieri che avrebbe cercato il confronto – dopo tre settimane di occupazione di Palazzo Nuovo, dipartimento di fisica e Politecnico – con i rettori di Unito e Polito, Geuna e Corgnati, entrambi presenti oggi al Festival Internazionale dell’Economia al tavolo “Ricerca e Insegnamento nel tempo dell’intelligenza artificiale”.
I rettori non solo non hanno preso posizione rispetto alle rivendicazioni dell’Intifada Studentesca, ma hanno chiuso ogni spazio di confronto!
Per questo abbiamo deciso che se non saranno loro a venire da noi, andremo noi da loro.
Vogliamo che le istituzioni universitarie si prendano le loro responsabilità: o continuare a sostenere Israele ed essere complici del genocidio o rescindere subito tutti gli accordi accademici con lo stato sionista.Non accettiamo che i Rettori continuino a non voler incontrare le centinaia di studenti e studentesse che in questi mesi sono mobilitati a sostegno del popolo palestinese.
Rispondiamo al silenzio di Geuna e Corgnati continuando ad urlare forte che finché non ci sarà giustizia dentro e fuori le nostre università noi non ci fermeremo!
Dicono dal movimento.
Per questo, un piccolo corteo di studenti pro Palestina – aperto dallo striscione “Geuna & Corgnati vogliamo risposte! Stop al genocidio” – si è diretto verso Palazzo Carignano a Torino dove era previsto l’incontro del Festival. Ma una volta arrivati, gli studenti hanno trovato tutte le strade intorno all’edificio bloccate dalle forze dell’ordine.
Hanno quindi tentato di arrivarci anche attraverso una delle gallerie che si trovano tra i portici, poi passando da un’uscita laterale di Palazzo Campana, sede della facoltà di matematica, dopo essere andati a informare gli studenti in mensa della situazione della protesta.
Viene impedito agli studenti di consegnare le rivendicazioni ai Rettori Geuna e Corgnati. La Polizia blocca le uscite del Polo di matematica, adiacente al Museo del Risorgimento, dove in questo momento si trovano entrambi i rettori!
Geuna e Corgnati ancora una volta: vergogna!
Qualche ora fa, tramite una nota, il rettore Stefano Geuna ha invitato gli studenti a un incontro, fissato per mercoledì 5 giugno.
Università di Torino: il rettore Geuna invita gli/le studenti a un incontro
Un incontro chiesto dal rettore al fine di un ulteriore momento di confronto
TORINO – Tramite una nota, l’università di Torino fa sapere che “il rettore Stefano Geuna invita, mercoledì 5 giugno, le/i rappresentanti degli/delle studenti negli organi istituzionali e una rappresentanza degli/delle studenti occupanti ad un incontro in presenza“.
Questo al fine di un ulteriore momento di confronto, visto soprattutto il periodo di forte tensione.
Solo una settimana fa una delegazione composta da rappresentanti dei presidenti di commissione di Senato e della governance di Ateneo ha incontrato, su mandato del rettore, studentesse e studenti che occupavano il rettorato di UniTo da giorni, per discutere lo stop al blocco delle attività didattiche e di ricerca a Palazzo Nuovo e al blocco delle attività istituzionali e lavorative in Rettorato.
Incontro che era andato male, senza alcuna possibilità di un dialogo concreto.
Nella giornata di ieri, invece, quattro studenti si sono incatenati al Rettorato dell’Università di Torino, mentre nel pomeriggio un gruppo di studenti ha bloccato via Po tirando uno striscione con scritto: “Studenti incatenati contro i senati blindati”
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