martedì 6 febbraio 2024

pc 6 febbraio – Tajani minaccia gli Houthi dello Yemen che solidarizzano con il popolo palestinese

 

Mentre lo stato nazisionista di Israele prosegue nello sterminio del popolo palestinese avanzando anche su Rafah al confine con l’Egitto (si contano oltre 27.000 morti, 66.835 feriti, non si sa quanti dispersi e circa “19 mila bimbi rimasti orfani o soli a Gaza senza alcun adulto che si prenda cura di loro” secondo l’Unicef, l'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia), fregandosene altamente delle proposte di tregua, il ministro degli esteri italiano, Tajani, butta altra benzina sul fuoco dell’allargamento del conflitto minacciando gli Houthi che stanno solidarizzando con il popolo palestinese.

Non bastava Crosetto che con tutto il governo ha deciso di accettare la direzione delle operazioni nel Mar Rosso, per contrastare gli Houthi, inviando altre navi e aerei da guerra, adesso anche Tajani si butta a pesce nel Mar Rosso: ''Non ci facciamo intimidire dalle minacce degli Houthi'' e ''se attaccati risponderemo, questo deve essere chiaro'',  facendo di proposito confusione sulle dichiarazioni dei

portavoce degli Houthi, che, loro sì, sono stati abbastanza chiari: la loro solidarietà al popolo palestinese che sta subendo un genocidio, passa per l’attacco alle navi che commerciano con Israele, “Prendiamo di mira solo le navi associate a Israele, che si dirigono verso porti occupati, di proprietà di israeliani, o entrano nel porto di Eilat - ha insistito - Non abbiamo intenzione di chiudere lo stretto di Bab el Mandeb o il Mar Rosso". (Adnkronos)

E per quanto riguarda l’Italia “diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un’escalation e una militarizzazione del mare, e non sarà efficace.” continua l’agenzia che riporta un'intervista a 'La Repubblica' a Mohamed Ali al-Houti, uno dei leader del movimento Ansar Allah (gli Houti) che aggiunge un consiglio: “Il nostro consiglio all’Italia è di esercitare pressione su Israele per fermare i massacri quotidiani a Gaza. Questo è ciò che porterà alla pace. Consigliamo all’Italia di rimanere neutrale, che è il minimo che può fare - ha aggiunto - Non c’è giustificazione per qualsiasi avventura al di fuori dei suoi confini".

Ma Tajani si è “avventurato” anche in un’altra affermazione sconsiderata dal punto di vista delle relazioni internazionali, per non parlare della conoscenza della storia, definendo gli Houthi terroristi. A questa arroganza e tracotanza di un esponente di un paese imperialista, gli Houthi hanno risposto che si tratta di una "classificazione politica e scorretta, senza giustificazione" e che "Essere classificati come terroristi per sostenere Gaza è un onore per noi.”

Non è certo la pace o la fine dell’attacco nazisionista israeliano al popolo palestinese, non sono le morti e le distruzioni che subiscono i popoli, che interessa a Tajani e compagnia: se si buttano all’“avventura al di fuori dei suoi confini” è perché ciò è necessario all’imperialismo italiano per garantirsi il potere per garantire i profitti della borghesia, dei propri padroni.

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