da starmag:
Per questo sabato, in occasione della visita in Libia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si prevede la firma di un accordo per l’estrazione di gas naturale tra Eni e la compagnia petrolifera statale libica National Oil Corporation (NOC).
Come riporta l’agenzia di stampa Energia Oltre, l’intesa ha un valore di 8 miliardi di dollari e riguarda la produzione di 24 milioni di metri cubi al giorno di gas da due giacimenti offshore nel mar Mediterraneo.
Dell’accordo – anticipato nei giorni scorsi dal presidente della NOC, Farhat Omar Bengdara – non si sa molto altro, se non che riguarderà due giacimenti già esplorati che sarebbero dovuti entrare in attività tra il 2017 e il 2018.
QUANTI IDROCARBURI HA LA LIBIA?
Nel 2021 le riserve petrolifere libiche ammontavano a 48 miliardi di barili, quasi il 40 per cento di quelle dell’intera Africa. Quanto al gas naturale, invece, la Libia, possiede riserve per 1,5 miliardi di metri cubi.
L’anno scorso – riporta Repubblica – il paese ha prodotto in media 1 milione di barili al giorno; nel 2010 erano 1,65 milioni. La produzione di gas, invece, è salita a 22 miliardi di metri cubi, contro i 17 miliardi del 2010.
TUTTE LE ATTIVITÀ DI ENI IN LIBIA
Eni è presente in Libia dal 1959, e attualmente conduce le sue operazioni di esplorazione e sviluppo n sei aree, sia a terra (onshore) che in mare (offshore). Nel 2021 (gli ultimi dati disponibili) la società ha prodotto qui 24 milioni di barili di petrolio e condensati, e 5,6 miliardi di metri cubi di gas. Nello stesso anno, ha approvvigionato all’Italia, dalla Libia, 3,18 miliardi di metri cubi di gas.
Il gas libico prodotto dai giacimenti di Wafa e Bahr Essalam (operati da Mellitah Oil & Gas, joint venture paritaria tra Eni e NOC) raggiunge l’Italia attraverso il Green Stream, il gasdotto che collega Mellitah a Gela, in Sicilia, attraversando il mar Mediterraneo: la condotta è lunga 520 chilometri e ha una capacità di 8 miliardi di metri cubi all’anno.
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