martedì 24 gennaio 2023

pc 24 gennaio - Dai compagni e compagne di Milano sulla mobilitazione per l'Iran

Vita donna libertà” “Morte al dittatore” “Morte alla Repubblica islamica”

Le mobilitazioni promosse dalla comunità iraniana di Milano non si sono mai fermate dall’indomani dell’uccisione di Mahsa Amini che ha scatenato la ribellione delle donne, in particolare delle giovani e giovanissime in Iran, che ad essa è seguita, prontamente appoggiata attivamente da studenti, giovani, operai, in ogni parte del paese. Le iniziative promosse hanno avuto il merito di far conoscere, dare visibilità e voce ad ogni fase delle lotte in Iran e una forte denuncia della repressione feroce ed efferata del regime degli ayatollah con centinaia di manifestanti uccisi durante le manifestazioni, migliaia di arresti e decine di condanne a morte, alcune già eseguite contro cui si è manifestato.

La repressione alimenta la ribellione!! Indietro non si torna! Questo è lo spirito che ha animato e anima questa lotta prolungata, una ribellione popolare che non può fermarsi contro il regime fascio-islamico.

Non è, neanche, mancata la denuncia del sostanziale sostegno dei paesi occidentali che, ad esempio, riforniscono di armi e munizioni il regime islamista, come è stato denunciato, ad esempio, i bossoli prodotti e marchiati Cheddite possono essere venduti da società estere ad aziende iraniane e da queste ultime utilizzati per la produzione di cartucce complete.

Importante il tentativo di saldare il sostegno, il contributo alla lotta in Iran con il sostegno, ad esempio, alle donne in lotta in Afghanistan contro il nero oscurantismo dei talebani che vuole rinchiuderle in casa, vietare loro istruzione, lavoro, autonomia nella vita quotidiana , nel segno di una necessaria

solidarietà internazionalista, resa “naturale” sia perché paesi confinanti, sia perché entrambi retti da regimi fondamentalisti. A Milano come compagne del mfpr e di proletari comunisti abbiamo sin dal primo momento sostenuto le mobilitazioni della comunità iraniana, abbiamo assistito a un più che simbolico incontro tra due manifestazioni delle donne afgane e la lotta delle donne iraniane

Certo ancora lunga è la strada, certo manca una direzione proletaria, certo l’aspirazione immediata, urgente per la stragrande maggioranza delle donne, delle giovani è per la democrazia, l’urgenza di liberarsi dall’oppressione oscurantista che soffoca vite, vuole tenere le donne schiave della famiglia, semplici oggetti; le immagini, gli esiti del trattamento loro riservato dalla polizia morale sono inequivocabili. Forte è la determinazione, forte la consapevolezza che occorre una forte risposta contro la repressione cieca, il terrore dispiegato.

Noi in Italia abbiamo l’esperienza concreta della Resistenza vittoriosa con la decisiva direzione della lotta antifascista e partigiana del PCI che ha portato alla sconfitta del nazifascismo.

Naturale scendere al loro fianco, riconoscendo che, però, non è ancora sufficiente la mobilitazione al loro fianco che si è espressa in Italia che deve vedere, in primis, una forte mobilitazione di denuncia e lotta contro l’imperialismo italiano che fa affari e, quindi, indirettamente, sostiene il regime degli ayatollah e quindi , oggi, significa lottare contro il nostro governo che sempre più ci spinge verso la guerra . Bisogna schierarsi e chiedere che si interrompano le relazioni perché non si può rimanere indifferenti di fronte ad un regime che sta uccidendo una generazione di giovani e giovanissimi che il governo pensava di aver completamente plagiato e, invece, è lì con la sua ribellione e determinazione a un cambiamento radicale della società a dimostrare il fallimento di una intera classe politica.

Che questa rivolta diventi una vera rivoluzione per incominciare a distruggere governi al servizio dell'imperialismo.

Per questo abbiamo preparato una mozione da portare sui posti di lavoro, nelle mobilitazioni, sia per far conoscere quanto sta avvenendo in Iran, sia per far schierare e prendere posizione che significa, in primis,

Lottare nel nostro paese contro l’imperialismo complice del regime iraniano

One solution, revolution

Proletari comunisti – Milano

Mfpr- Milano

Mfpr.mi1@gmail.com

prolcom.mi@tiscali.it

Nessun commento:

Posta un commento