martedì 24 gennaio 2023

pc 24 gennaio - Rompere il silenzio con cui lo Stato borghese vuol far morire Alfredo, sabato presidio carcere Bergamo

Questa sera al termine della riunione di preparazione per un presidio sabato alle carceri di Bergamo in solidarietà con Alfredo Cospito, abbiamo appreso la notizia che il ministero della giustizia tramite il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha deciso questo provvedimento gravissimo: “…. la Dr.ssa Milia (dottoressa di fiducia di Cospito) viene diffidata a rilasciare a seguito delle visite, dichiarazioni all’emittente radio “Onda d’Urto”, al fine di non vanificare le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis O.P. Ulteriori dichiarazioni rese in tal senso, potranno indurre questa A.D a valutare la revoca dell’autorizzazione all’accesso in Istituto”. Intanto Alfredo Cospito ha perso 10 kg in una settimana.(https://www.radiondadurto.org/2023/01/23/caso-cospito-vietato-parlare-con-radio-onda-durto/)

Da parte nostra esprimiamo fin da subito la solidarietà e il pieno appoggio all’operato della radio, un sostegno che verrà raccolto anche dal resto dei compagni promotori dell’iniziativa di sabato al carcere di Bergamo.

Una ragione ancora maggiore per intensificare la  mobilitazione per tutti i prigionieri politici rivoluzionari per rompere il silenzio sulla barbarie di questo stato borghese assassino che Alfredo continua a combattere 

da una recente dichiarazione:

"Il sottoscritto Alfredo Cospito comunica al proprio avvocato Flavio Rossi Albertini che in pieno possesso delle mie capacitá mentali mi opporró con tutte le forze all'alimentazione forzata. Saranno costretti a legarmi nel letto. Dico questo perché ultimamente mi è stata adombrata la possibilitá di un T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio). Alla loro spietatezza ed accanimento opporró la mia forza, tenacia e la volontá di un anarchico e rivoluzionario cosciente. Andró avanti fino alla fine. Contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo.  
La vita non ha senso in questa tomba per vivi".

Nessun commento:

Posta un commento