È “di parola” con i padroni, la Meloni: oltre a “non disturbare” adesso, addirittura dall’Algeria (dove come “commis voyageur” dei padroni acquista bombole di gas) trova pure il tempo di aggiungere che li deve “proteggere”, insomma dimostra ad ogni passo che verso i padroni “si può fare di più” e in questo è naturalmente in buona compagnia, perché anche la Lega di Salvini e Forza Italia di Berlusconi hanno fretta di dimostrare la loro devozione a questa parte dell’elettorato che li ha votati.
E i cosiddetti balneari, cioè gli “imprenditori” (30.000) che
hanno in concessione per decenni praticamente tutte le spiagge del Paese, pagando
insignificanti “canoni di affitto”, ma arricchendosi con significativi
profitti, non sono “clienti” normali, perché “della base della destra sono una
componente persino più stabile.” dice il Manifesto di oggi dopo aver
nominato i benzinai, che, a loro volta “non sono una categoria qualsiasi ma
parte dello zoccolo duro della destra”.
I “problemi” dei balneari che la Meloni deve
risolvere, come si sa, vengono dalla direttiva europea Bolkenstein, che impone la
messa a gara per l’affidamento di beni pubblici affinché tutti i padroni siano
messi sullo stesso piano di una “giusta concorrenza”.
Ma la Meloni non è d’accordo con la Bolkenstein per quanto
riguarda queste imprese in particolare, e infatti, dice: “Non ho
cambiato idea sul tema della difesa dei nostri imprenditori balneari,
rispetto a una direttiva che secondo me non andava applicata a quel settore”.
(Il Sole24Ore di oggi)
Per evitare la scadenza delle concessioni già prevista per
il 31 dicembre di quest’anno sia il suo partito che Lega e FI hanno escogitato
diversi trucchi a cominciare dalle proroghe, presentando degli emendamenti da
inserire nel decreto Milleproroghe che sta per essere approvato.
“Forza Italia e Lega – dice il quotidiano dei padroni - spingono
ancora per la proroga di uno due anni rispetto al 31 dicembre 2023 indicato dal
Consiglio di Stato e dalla legge concorrenza come termine ultimo di validità
delle concessioni in essere.” Per prendere tempo e ragionare su cosa fare, ma
su questo sono stati anticipati dalla Meloni: “Ora il punto è capire quale sia
la soluzione più efficace a livello strutturale … Quello su cui sto lavorando è
una soluzione non temporanea.” Sembra la risposta più efficace per i padroni
che saranno perfino convocati, così da poterne discutere insieme! “… convocheremo
le associazioni dei balneari prima che si votino gli emendamenti sulla proroga per capire se è
la soluzione più efficace o se ce ne sono altre più efficaci ma il mio obiettivo
è mettere in sicurezza questi imprenditori.”
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