Netanyahu, apprendista stregone?
Con le elezioni del 1° di novembre, il blocco dei partiti di
estrema destra e religiosi che sostengono Benyamin Netanyahu ha ottenuto 65
seggi sui 120 della Knesset secondo i dati definitivi (ma non ufficiali) delle
elezioni del primo novembre.
Il primo partito è il Likud con 32 seggi, seguito dai
centristi del premier uscente Yair Lapid con 24 seggi, e da Sionismo religioso
che da 7 passa a 14 seggi, diventando il terzo partito di Israele. Avanzano
anche i partiti espressione della destra religiosa ultraortodossa, del Partito
Sionista Religioso (HaTzionut HaDatit) ed Ebraismo della Torah Unito che
uniranno 33 seggi tra di loro, uno in più dei 32 seggi del Likud. Yisrael
Beytenu, il partito dell’ex alleato di Netanyahu, Avigdor Lieberman, ha
ottenuto sei seggi, seguito dai partiti arabo-israeliani Ra’am e Hadash-Ta’al,
con cinque seggi ciascuno. Il partito Laborista ha invece ottenuto quattro
seggi. Fuori dalla Knesset restano il partito di sinistra Meretz e la
formazione politica arabo-israeliana Balad.
Per formare un governo è sufficiente che la coalizione abbia 61 seggi su 120.
I risultati finali non saranno certificati fino al 9 novembre, e poi il presidente israeliano Isaac Herzog entro 28 giorni dovrà tenere consultazioni su chi sarà scelto per selezionare il nuovo governo. Ben-Gvir, del partito Sionismo religioso, risulta il vero vincitore assieme al ritorno al potere dell'ex primo ministro
Benjamin Netanyahu, candidato ed eletto nonostante sia sotto processo per corruzione, salutato dal caporione dell’imperialismo USA, Biden, dal fascista hindutva indiano, Modi, da Orban e dal capo del nuovo governo fascista italiano, Meloni, che ha dichiarato: “Pronti a rafforzare la nostra amicizia e le nostre relazioni bilaterali, per affrontare al meglio le nostre sfide comuni” e ha annunciato il suo ritorno in Israele per avviare strategie congiunte, a cominciare da quelle per la fornitura di gas dal Mar Mediterraneo orientale.Come riporta la rivista Limes, per Netanyahu valgono le
parole del suo ex alleato Lieberman, al netto delle offese personali: «È la
feccia del genere umano. Non ha linee rosse». La sua posizione di imputato lo
porterà a limitare il potere dei giudici e della Corte Suprema e a tenere la
magistratura sotto il controllo del governo. Al processo (quello sul filone dei
doni dai miliardari ebrei americani) è accusato di corruzione per l’uso di
ville private con la moglie, caviale, champagne, sigari e doni portati via in
grandi valigie nere. Tuttavia il risultato elettorale gli garantirà l’immunità,
così funziona in quelle che chiamano “democrazie” quando comanda la borghesia.
Ma l’imperialismo USA non nasconde le sue preoccupazioni
legate alla vittoria elettorale dell’estrema destra fascista israeliana che
potrà mettere in discussione anche gli accordi tra Israele e i governi
reazionari arabi come l’accordo di Abramo con gli Emirati Arabi Uniti e il
Bahrain, così come i rapporti con la Turchia sulla cooperazione energetica e
militare, potrà accentuare i contrasti con il Libano per sfruttamento di nuovi
giacimenti di gas off-shore a cui è interessata anche l’Italia. Così come potrà
ribaltare le alleanze internazionali come l’accordo voluto da Biden sul
nucleare iraniano e i rapporti con la Russia. Su questo molto potrebbe anche
dipendere dal risultato delle elezioni del Congresso della prossima settimana
negli Stati Uniti, dove i candidati repubblicani che sostengono Netanyahu potrebbero
ottenere consensi a spese degli alleati del Partito Democratico di Biden.
Una vittoria elettorale di forze politiche sioniste fasciste
che potrebbe accendere un incendio incontrollabile nella Palestina occupata: il
portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha affermato che gli Stati Uniti
sperano che "tutti i funzionari del governo israeliano continueranno a
condividere i valori di una società aperta e democratica, inclusi la tolleranza
e il rispetto per tutti nella società civile, in particolare per i gruppi
minoritari".
Il trinomio Dio-Patria-Famiglia, il marchio dell’ideologia
fascista in tutto il mondo che è a fondamento delle forze politiche
clerical-fasciste israeliane, è la risposta delle classi dirigenti dei decrepiti stati
imperialisti così come dei loro cani da guardia dei regimi reazionari nella
fase della guerra interimperialista. Per l'occupante israeliano la vittoria elettorale delle formazioni politiche fasciste e sioniste è la risposta alla Resistenza palestinese.
I primi dieci candidati nella votazione di martedì sono il peggio della feccia sionista.
Vediamo le loro biografie: dal colono Bezalel Smotrich che vuole fare " abortire " ogni speranza ai palestinesi di raggiungere l'uguaglianza nella "Terra d'Israele" (il suo termine per tutta la Palestina storica): lasciandoli, vivere come servitori di cittadini ebrei oppure ucciderli.
Smotrich è stato accusato nel 2017 di avere un conflitto di
interessi nella sua spinta ad autorizzare retroattivamente la costruzione di
insediamenti illegali quando è emerso che la sua stessa casa era stata
costruita illegalmente a Kdumim, sulle terre del villaggio di Kafr Qaddoum
vicino a Nablus. Smotrich si oppone ai diritti LGBTQ+ e ha organizzato la
"Marcia delle Bestie" anti-gay per deridere la marcia del Pride.
Smotrich è co-fondatore della ONG di estrema destra Regavim,
che ha anche gestito per i suoi primi anni. Regavim ha coordinato gruppi di
vigilanti armati che sono scesi nella città di Lod - nota ai palestinesi come
Lydd - in carichi di autobus durante gli attacchi del maggio 2021 contro i
palestinesi della città.
Prima delle elezioni, Smotrich ha definito Benjamin
Netanyahu un "bugiardo", ma ha anche affermato che si sarebbe unito
alla coalizione di Netanyahu se avesse depenalizzato i crimini di frode e
violazione della fiducia, per i quali Netanyahu è attualmente sotto processo,
dando così al politico veterano un percorso politicamente accettabile
perdonarsi.
Poco prima dell'assassinio del primo ministro israeliano
Yitzhak Rabin, Ben-Gvir si vantava di aver rubato l'emblema dalla Mercedes di
Rabin e dichiarò in un'intervista televisiva: "Proprio quando siamo
arrivati a questo emblema, possiamo arrivare a Rabin".
Ben-Gvir aveva una foto di Baruch Goldstein, che uccise 29 palestinesi a Hebron nel 1994, nel suo soggiorno, ma fu poi costretto a rimuoverla.
Poi l’ex maggiore di
fanteria dell'esercito israeliano Ofir Sofer che è stato membro di tre diversi
partiti politici israeliani: Likud, Jewish Home e Religious Sionism. La sua
principale agenda politica alla Knesset è stata quella di aumentare il budget
per la sicurezza e di “giudaizzare” lo Stato di Israele.
Alla Knesset ha promosso la rapida costruzione di insediamenti illegali, l'annessione di terre occupate mediante l'attuazione delle leggi israeliane sui territori detenuti in uno stato di “occupazione belligerante” e la legislazione per criminalizzare il boicottaggio delle merci israeliane.
Yitzhak Wasserlauf dovrebbe diventare il membro più giovane
della nuova Knesset. È il presidente del partito Jewish Power. Oltre al suo
attivismo contro i palestinesi, Wasserlauf promuove anche la deportazione dei
richiedenti asilo africani non ebrei.
Mercoledì ha detto che sperava che il governo guidato da Netanyahu avrebbe cambiato lo "status quo" nella moschea, che è un accordo che vieta ai non musulmani di pregare nel sito. "Una volta andava benissimo salire sul Monte del Tempio e pregare e all'improvviso hanno iniziato a perseguitare i fedeli", ha detto Rothman. "La separazione razzista sul Monte del Tempio non fa parte dello status quo".
Cohen ha recentemente pubblicato una foto di se stesso scattata nove anni fa inginocchiato su tre palestinesi della città di Rahat, Taleb Altouri e i suoi due figli Rauf e Nidal, che giacevano legati a terra. Cohen ha intitolato l'immagine: "Quelli laggiù ricordano cosa ho fatto nell'esercito" con un'emoji ammiccante. L'immagine significava che i tre uomini sono stati in grado di identificare Cohen come uno degli agenti di polizia che li hanno attaccati. I tre hanno testimoniato che gli agenti li hanno legati, aggrediti nella zona inguinale, urinato sui loro volti e minacciati con “una pallottola alla testa”. Nessuna azione disciplinare è mai stata intrapresa contro nessuno degli agenti di polizia.
Il generale di brigata in pensione Zvika Fogel ha
partecipato alle invasioni israeliane del Libano nel 1982 e nel 1996. È stato
anche coinvolto nella repressione della prima e della seconda Intifada e nei
bombardamenti israeliani della Striscia di Gaza nel 2008-2009 e 2012. Fogel fa
parte del partito Jewish Power e il suo attivismo politico si concentra
sull'annessione della Valle del Giordano occupata.
Netanyahu– con la complicità sella sinistra sionista - ha costruito l’alleanza elettorale con i fascisti
sionisti, ha sdoganato tutta questa feccia e Ben-Gvir, il principale candidato
politico alle cui posizioni razziste i mass media hanno fatto da megafono, con
un’enorme presenza durante la campagna elettorale superiore persino ai ministri
dell’ex governo, così da veicolare il messaggio che è proprio questo fascista
il candidato ideale da votare. Un politico tenuto sempre ai margini per le sue
posizioni clerico-fasciste, razziste, ripreso spesso con una pistola in mano
durante le sue spedizioni nei quartieri arabi di Gerusalemme e si parla di lui
come possibile ministro degli Interni (o, meglio, della polizia). Le sue
parole: "È giunto il momento di imporre l'ordine qui. È giunto il momento
che ci sia un padrone di casa".
I fascisti sionisti al governo e in parlamento andranno
avanti per l’occupazione della Palestina, con la pulizia etnica, l’apartheid, i
crimini di guerra, il terrorismo di Stato contro tutto il popolo palestinese e
non solo, il nuovo governo che verrà sarà una minaccia per tutte le masse arabe
e si allineerà al fronte imperialista che oggi combatte in Ucraina la sua
guerra contro la Russia per il dominio mondiale e per la spartizione delle
risorse energetiche.
Il Likud di Netanyahu sarà una minoranza all'interno del
proprio blocco di 65 dei 120 seggi in parlamento. La sinistra sionista
riformista, ferma agli accordi di Oslo, sostenitrice comunque dell’Occupazione,
con queste elezioni si è suicidata, è fuori dal parlamento perché non ha
superato soglia di sbarramento del 3,25%, ed è responsabile in prima persona
del suo ennesimo fallimento che ha aperto la strada alla vittoria della destra
clerico-fascista candidando esponenti di destra – come Gantz, Avigdor Lieberman
del partito Yisrael Beytenu e Gideon Saar della lista New Hope – nello stesso
campo dei partiti di sinistra, nella coalizione anti-Netanyahu.
La sinistra riformista ha preparato il terreno alla vittoria
delle destre clerico-fasciste, attraverso l’attuazione della loro stessa
politica, è prassi abituale, in Israele come in Italia, come in tutto il mondo:
le forze politiche borghesi e piccolo borghesi della sinistra riformista
servono la reazione.
Ormai l’ambigua e contraddittoria soluzione di 2 popoli 2
stati, con questa coalizione fascista al potere, è morta e sepolta.
La classe dirigente sionista è da tempo in crisi, con cinque turni elettorali in poco più di tre anni, e questo risultato elettorale vuole essere la risposta alla crescita della Resistenza, popolare ed armata, palestinese.
“I giovani hanno sete di resistenza, di resistenza armata e di un cambiamento dello status quo degli ultimi 20 anni. E questo è ciò di cui Israele ha paura”.
L'esercito, la polizia e l'intelligence israeliani, per volere del primo ministro israeliano Yair Lapid, hanno intensificato la loro ultima campagna repressiva contro la Resistenza, lanciata nel marzo di quest’anno, chiamata "Operazione Break the Wave", con attacchi armati in Cisgiordania, incursioni notturne, con l’uso dei droni, con le uccisioni mirate a Jenin, vengono presi di mira civili e i combattenti della resistenza armata palestinese, vengono compiuti arresti e demolizioni di case a Hebron, espansione degli insediamenti, armamento, copertura e protezione dei coloni in Cisgiordania che terrorizzano il popolo palestinese. L’attacco repressivo israeliano, in particolare a Nablus e Jenin, viene considerato dai palestinesi una continuazione dell'"Operazione Law and Order" nel '48, oltre a all '"Operazione Breaking Dawn" a Gaza. Più di 5.292 palestinesi sono stati arrestati da gennaio, secondo la Palestine Prisoners Society . Su 100 arresti, 14 sono di bambini e minori, di cui 766 detenuti da gennaio.
Parte attiva nell’azione repressiva coordinata con l’occupante nazisionista è l’Autorità Nazionale Palestinese con arresti dei combattenti della resistenza, ma anche con repressione nei confronti degli studenti universitari e, più in generale, nei confronti della gioventù ribelle che si oppone al lavoro sporco che l’ANP fa per conto dell'occupante Israeliano. Le armi che ora si rivolgono contro l’occupante sionista domani si rivolgeranno contro l’ANP.
Prima di essere ucciso, Udai Tamimi ha lasciato una lettera
scritta a mano che è stata pubblicata su Internet. “Sono Udai Tamimi, un
ricercato del campo profughi di Shuafat”, recita il messaggio scritto di suo
pugno. “Il mio assalto contro il posto di blocco di Shuafat è una goccia nel
mare in tempesta della lotta. So che prima o poi raggiungerò il martirio. So
che non libererò la Palestina con il mio gesto, ma voglio incoraggiare
centinaia di giovani a imbracciare le armi dopo di me”.
I proletari, le avanguardie di lotta, i comunisti di ogni paese devono esprimere in tutte le forme il sostegno alla Resistenza armata palestinese, ogni colpo ai cani sionisti è un colpo all’imperialismo che li tiene al guinzaglio, è un avanzamento delle forze proletarie di tutto il mondo, è l’ennesima prova che prima o poi gli oppressi trovano la strada per la loro liberazione, che la repressione, il sangue versato dai proletari e dalle masse non spegne ma alimenta la ribellione che i comunisti e le forze autenticamente antimperialiste trasformeranno il lotta armata contro il fascismo e contro un sistema marcio e fallito che è quello imperialista.
Nessun commento:
Posta un commento