venerdì 18 novembre 2022

pc 18 novembre - Una dichiarazione da leggere ma non da sottoscrivere

Non si tratta di partiti comunisti ma revisionisti e centristi

Non si definisce chiaramente quella in corso guerra interimperialista

Non si definisce come paese imperialista la federazione russa

Quindi pur contenendo molte parti condivisibili non è una dichiarazione da sottoscrivere 

proletari comunisti/PCm Italia

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22° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Noi partecipanti al 22° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai tenutosi all'Avana dal 27 al 29 ottobre 2022 ribadiamo il nostro forte impegno per la lotta del proletariato a livello globale, nonché il nostro sostegno ai molti anni di eroica lotta antifascista dei proletari del Donbas e alla resistenza dei lavoratori dell'Ucraina e della Russia contro la politica militarista dell'imperialismo:

1. Condanniamo tutte le azioni criminali dei rappresentanti del capitale mondiale: gli USA, le alleanze e i blocchi imperialisti, la Federazione Russa e gli ambienti di governo della stessa Ucraina, che sono ricorsi allo strumento estremo per risolvere le loro contraddizioni nell'era dell'imperialismo - la guerra nel territorio dell'Ucraina.

2. Sosteniamo i sentimenti e le azioni anti-militaristi in Ucraina e nella Federazione Russa, in quanto lotta delle classi sfruttate contro le classi sfruttatrici. Non soltanto la logica del marxismo, ma anche gli otto mesi di guerra già trascorsi dimostrano la falsità degli obiettivi proclamati dal governo russo, il cui

perseguimento conduce manifestamente a risultati contrari: catastrofe umanitaria, migliaia di morti civili, militarizzazione dell'Ucraina accompagnata dalla distruzione delle sue industrie e delle sue città, inasprimento del sentimento anti-russo e aumento numerico degli elementi fascisti. Così, come è già avvenuto in passato nel corso della storia, le élite dominanti di entrambi i Paesi stanno strumentalizzando gli slogan della «guerra giusta» per i propri fini politici - il profitto economico e la mobilitazione di popolazioni ingannate per obiettivi a esse estranei.

3. Neghiamo con decisione qualunque legame tra la politica del governo russo e il movimento antifascista e ancor più con il sentimento «filo-sovietico». In quanto Stato borghese, la Federazione Russa è erede dell'URSS soltanto nominalmente e nel quadro della legge borghese, e non ha nulla a che vedere con l'URSS né nei suoi fondamenti, né nella sua sovrastruttura. Nel corso degli ultimi trent'anni di «indipendenza» della Federazione Russa è stato creato un capitale finanziario e monopolistico; industria, scuola e sanità sono stati sistematicamente smantellati; la disoccupazione è aumentata, la forbice tra ricchi e poveri si è allargata, i diritti sindacali e le libertà democratiche sono stati cancellati.

I fantocci dei circoli borghesi al potere nella Federazione Russa si sono impadroniti del potere nelle repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk, i comandanti rossi sul campo - eletti dal popolo - sono stati tolti di mezzo e l'attività politica delle organizzazioni comuniste è stata vietata. Tutti gli obiettivi proclamati da Putin e dalle autorità ufficiali della Federazione Russa riguardo all'«operazione militare speciale» sono falliti. Questa «operazione speciale» è non soltanto falsa, ma anche criminale, come conferma la catastrofe umanitaria che sta colpendo la popolazione civile in Ucraina.

4. Condanniamo fermamente la militarizzazione dell'Ucraina, la promozione di un'ideologia nazionalista estremamente reazionaria, l'incitamento all'odio inter-etnico, la creazione di gruppi nazionalisti radicali. L'evacuazione dei civili dalla zona di guerra viene attuata essenzialmente dalla popolazione stessa. I diritti sindacali e la libertà di espressione sono stati fortemente limitati; la persecuzione e la repressione degli oppositori politici non è cessata.

5. Siamo certi che soltanto la classe operaia ucraina unita con il proletariato russo e sostenuta dal movimento operaio mondiale sia in grado di porre fine alla strage imperialista. La borghesia ucraina, russa e mondiale hanno armato e mobilitato i lavoratori.

È necessario che queste armi vengano rivolte contro i governi di guerra, per trasformare la guerra imperialista tra popoli in guerra civile tra classi. Soltanto in tal modo la classe operaia potrà mettere fine all'imperialismo come causa di guerre e creare organismi di potere operai, e trasformare gli Stati in guerra nell'interesse dei lavoratori.

È vergognoso e criminale che comunisti di tutto il mondo si accodino ai governi di Paesi borghesi e lavorino nell'interesse delle proprie borghesie nazionali, sostenendo l'uno o l'altro blocco di Paesi borghesi. Il nostro compito immutabile è aiutare i lavoratori di tutto il mondo a rendersi conto che le guerre imperialiste non conducono all'emancipazione dei lavoratori - al contrario, li asserviscono ancor di più; che nei conflitti imperialisti la classe operaia non ha alleati nelle cerchie al potere, ma soltanto nemici; che i loro amici sono soltanto i proletari, a prescindere dalla loro nazionalità.

Il compito del comunisti è porre fine al capitalismo in quanto tale, a livello sia nazionale sia internazionale - porre fine al capitalismo significa porre fine alle sue guerre.

Per questa nobile causa, comunisti di tutto il mondo, unitevi ai vostri proletari!

Partiti di SolidNet che hanno sottoscritto la Risoluzione Congiunta:

  1. PADS, Algeria

  2. Party of Labour of Austria

  3. Communist Party of Belgium

  4. Communist Party in Denmark

  5. Communist Party of Denmark

  6. Communist Party of Greece

  7. Hungarian Workers Party

  8. Workers Party of Ireland

  9. Socialist Movement of Kazakhstan

  10. Communist Party of Malta

  11. Communist Party of Mexico

  12. New Communist Party of the Netherlands

  13. Communist Party of Pakistan

  14. Palestinian Communist Party

  15. Paraguayan Communist Party

  16. Philippines Communist Party [PKP 1930]

  17. South African Communist Party

  18. Communist Party of the Workers of Spain

  19. Communist Party of Swaziland

  20. Communist Party of Sweden

  21. Communist Party of Turkey

  22. Union of Communists of Ukraine

Altri Partiti

  1. Communist Front (Italy)

  2. Revolutionary Party COMMUNISTES (France)

La dichiarazione è aperta a ulteriori sottoscrizioni

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