mercoledì 18 maggio 2022

pc 18 maggio - 26 mila miliardi di dollari “freschi freschi” per l’economia capitalista imperialista in crisi… miseria, sfruttamento e guerre per i proletari

 

Con un atteggiamento e un’espressione quasi da tragedia greca uno dei giornalisti al servizio di Confindustria dice, analizzando il momento economico attuale che “La stagflazione che stiamo vivendo è il peggiore dei mondi economici possibili…” e che oggi non servono più i mezzi del passato ma “Oggi serve piuttosto la bacchetta magica”. (Il Sole24Ore 16/5)

Insomma, viene oramai ripetuto costantemente il concetto della crisi economica mondiale, che secondo i loro studi dura dal 2007 e dentro la quale inseriscono sempre, in aggiunta, la guerra in Ucraina, che determina la necessità di tanti altri soldi.

Una delle risposte che la politica della borghesia al potere, tramite le banche centrali, in tutto il mondo ha dato, è stata quella di stampare soldi e gettarli nel “mercato” “dal 2007 ad oggi solo Fed, Bce, Bank of Japan e Banca centrale cinese – secondo i dati di Yardeni Researchhanno stampato moneta e inondato il mondo con 26mila miliardi di dollari freschi freschi.”

I soldi buttati dall’elicottero (helicopter money), una pratica che veniva dileggiata quando i soldi erano destinati alle spese pubbliche, viene ora adottata stabilmente da tutti i governi.

E a fronte di questa montagna di soldi che non è servita affatto a risolvere il problema della crisi del capitalismo-imperialismo (perché proprio per la sua natura è impossibile da risolvere) le manovre dei governi come quello italiano di Draghi appaiono ridicole! E nemmeno il giornalista alle dipendenze dei padroni riesce a nasconderlo, dice infatti: “In confronto a quelle politiche monetarie generose, pur con un paragone forzato, i 200 euro per 32 milioni di italiani che il Governo è pronto a elargire una tantum sono briciole. Mirate (cioè date ai bisognosi e non ai mercati), ma pur sempre briciole.”

Non solo, ma i governi di tutto il mondo, di fronte all’impossibilità di risolvere i problemi, di fronte all’irrefrenabile aumento dei prezzi hanno deciso che “… è arrivata l’ora della ritirata: quasi tutte le grandi banche centrali hanno infatti terminato (o stanno per farlo, come la Bce) le iniezioni di liquidità.”

E questo, come sanno e dicono loro stessi, significa mettere ancora più in difficoltà la “ripresa economica”. È l’eterno gatto (borghese) che si morde la coda, un labirinto di orrore senza fine, come senza fine è il peggioramento delle condizioni di vita generali, soprattutto del proletariato e delle masse popolari.

E la risposta, da questo lato della barricata, non può essere che la lotta determinata e senza tregua su tutti i fronti alla borghesia capitalista imperialista, che è sempre sfruttamento, miseria, oppressione dei popoli e che diventa, nelle congiunture storiche determinate dalle sue stesse leggi e contraddizioni, guerra e reazione.”


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